“San Feliciano ha rapito il cuore dei folignati”

“San Feliciano ha rapito il cuore dei folignati e li accompagna ancora nel faticoso presente”. La luce per le celebrazioni del patrono, unita alle parole del vescovo Domenico Sorrentino, hanno squarciato le ombre che da due anni a questa parte avvolgono anche Foligno a causa della pandemia. Ma la solennità di San Feliciano ha ancora una volta scaldato i cuori di un’intera comunità, afflitta per l’ennesima festa senza la tradizionale processione ma non per questo meno affezionata all’amata figura del vescovo e martire. Quella di quest’anno è stata la prima da pastore della Diocesi per monsignor Domenico Sorrentino che, “in persona episcopi” unisce Foligno ad Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino. E sono state proprio le parole del padre vescovo a ricordare a tutti come il messaggio lasciato da San Feliciano sia ancora oggi di straordinaria attualità. Ed è all’attualità che è andato il pensiero del vescovo Sorrentino, il quale non dimentica mai di ricordare a tutti come le difficoltà dei nostri tempi siano comunque momento prezioso di discernimento per ripensare una società più giusta ed equa. “Stiamo vivendo un passaggio epocale che ci immette, tra mille contraddizioni, nell’era dominata dalla tecnologia. Dentro di noi si scontrano il vecchio e il nuovo – ha detto il vescovo Domenico Sorrentino durante la sua omelia-. Facciamo fatica a fare sintesi: c’è chi immagina un rinnovamento globale del mondo parlando di ‘resettare’. È una visione piena di interrogativi inquietanti. Come avverrà questa transizione? – si chiede il presule -. Chi la guiderà? Con quali principi? Con quali valori? E alla fine del percorso, dell’uomo che cosa sarà? La nostra chiamata ad essere santi sta dentro questi enormi interrogativi”. Ed è in questo scenario che irrompe San Feliciano, una figura “che ha ancora molto da dire in questo nostro tempo di cambiamento, visto che proprio nel suo tempo fu attore di cambiamento”…