Schermata 2021-11-23 alle 11.44.08

Le sentinelle del centro

Api in centro storico, arnie-sentinelle per la biodiversità

Le api come sentinelle della biodiversità. Sin qui nulla di strano, se non fosse che questi straordinari insetti da qualche mese a questa parte hanno “invaso” anche il centro storico di Foligno. Un progetto, quello di “Api al Centro”, che ricalca quelli già avviati in tante grandi città europee e che ha come obiettivo l’educazione a una maggiore attenzione verso il territorio, all’agricoltura e all’ambiente. Può sembrare insolito, ma anche in un centro urbano la funzione delle api risulta fondamentale. L’apicoltura urbana, infatti, porta con sé un messaggio di una città in cui si vive bene, consentendo la rivalutazione di spazi pubblici e privati, spesso trascurati, rimasti però incontaminati da pesticidi e diserbanti chimici. Così dalla scorsa estate l’associazione guidata da Mattia Desantis ha installato la prima arnia all’interno del “Parcheggio Centrale” in prossimità delle Conce, potendo contare anche sugli attigui locali dell’ex Cereria, dove vengono lavorati i favi per la produzione di miele e cera. Un’arnia didattica che servirà sì per produrre il miele, ma soprattutto per avvicinare grandi e piccini ad un mondo affascinante e di fondamentale importanza per il nostro ecosistema. Così in cantiere ci sono varie iniziative. Tra tutte, quella di coinvolgere chiunque fosse interessato ad installare nuove arnie in centro storico. “Il progetto a lungo termine è quello di far ‘adottare’ più arnie possibili – spiega Desantis – da parte di cittadini e istituzioni. In questa maniera si potrebbero sviluppare sempre più iniziative didattiche e turistiche. Chiaramente il tutto verrebbe realizzato seguendo le normative, attraverso la supervisione dei nostri esperti”. A pochi mesi dalla sua nascita, “Api al Centro” conta già un centinaio di sostenitori anche se, sotto il profilo della produzione, la prima stagione non è andata come sperato. Colpa delle gelate primaverili e della successiva siccità estiva, che hanno scombussolato il lavoro delle api e che han- no obbligato i responsabili dell’associazione – così come in generale gli apicoltori – a venire in soccorso delle api. “Questi primi mesi con un’arnia in centro storico – afferma Desantis – ci hanno fatto capire che il cambiamento climatico è un effetto reale, visto che il miele quest’anno non c’è stato”…

di FABIO LUCCIOLI

TI INTERESSA QUESTO ARTICOLO?
Per leggerlo integralmente
ABBONATI ALL’EDIZIONE DIGITALE O CARTACEA
CLICCANDO QUI
OPPURE CERCA LA GAZZETTA DI FOLIGNO IN EDICOLA

0 shares

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Skip to content