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Sport e spiritualità in nome dell’amicizia e di Valter

“Mio padre era un uomo di fede che ha dedicato la sua vita al sacrificio, alla formazione, all’amore per il prossimo. Ricordarlo oggi significa prenderlo ad esempio anche se, come tutti gli uomini, ha fatto degli errori ma questo è il rischio di chi fa delle scelte ed anche da questo io ho imparato tanto”. Così Beatrice Baldaccini ha aperto il convegno “Tra sport e spiritualità” che si è tenuto al teatro “Ettore Thesorieri” di Cannara con cui si è concluso un settembre di eventi sportivi dedicati al padre.

Padre Francesco Pio Russi ha guidato i partecipanti presenti in sala e in streaming ad una riflessione partendo da quanto scritto da Valter Baldaccini in occasione del campionato di calcio 1991-1992. I gesti di amicalità come l’accoglienza, il supporto, l’adesione e la possibilità di relazione bella portano ad essere considerati un qualcosa di grande nello sport quando è contenuto il valore dell’amicizia. Lo sport che comunica qualcosa che si ama, comunica bellezza. Il valore primo dello sport è comunicare la capacità di amare con passione e avviene nel momento in cui si ama ciò che si sta facendo e si può attualizzare alla vita di tutti i giorni e a qualsiasi attività svolta. Valter ha fatto suoi questi valori con potenza e con semplicità. L’amore suscita merito ma va al di là del merito, vale per quello che si è e non per quello che si fa. L’amore è presente ricevuto e ridonato, viene dato dalle relazioni profonde che si hanno nella vita, anche in ambito sportivo…


di PAOLA POMPEI

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