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Bilanci in vista della maturità

Un anno scolastico, quello che sta finendo, all’insegna della didattica a distanza o didattica integrata, nonostante i propositi ed i protocolli, nonostante quindi le buone intenzioni, a confronto con la dura realtà. Ai docenti e ai ragazzi è stato chiesto tan- to. I primi hanno dovuto reinventarsi ogni giorno, per poter coinvolgere, rendere “attraente” e stimolante il tempo da trascorrere davanti ad un monitor, con il desiderio di “insegnare” e la frustrazione della consapevolezza di non esserci riusciti al cento per cento. I secondi ugualmente penalizzati dal protrarsi di questa situazione emergenziale che li ha privati di ciò che è fondamentale nella crescita umana e culturale in età adolescenziale: la relazione. I ragazzi, in tutto questo, hanno tuttavia continuato a sognare, a sperare, spesso affidando allo psicologo e ad insegnanti attenti e partecipi, le loro difficoltà, i loro problemi, ma anche la loro tensione verso un futuro migliore.

La didattica a distanza è stata ed è comunque una grande opportunità per tutti. Se non ci fosse stata avremmo avuto il vuoto, la totale assenza della possibilità di accedere all’istruzione. Inoltre ha costretto a ripensare i modi ed i metodi dell’insegnare, aprendo a nuove ed interessanti opportunità, dense di sviluppi futuri. Per questo credo che, a conclusione del quinquennio, l’esame di stato, così come è concepito questo anno, sia una buona scelta...

di MARIARITA TRAMPETTI

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