Diseducazione istituzionale
Da quando le riunioni del Consiglio Comunale di Foligno possono essere seguite in diretta e poi riviste in forma registrata sul sito web del Comune, tutti i cittadini possono farsi un’idea della qualità degli interventi dei nostri amministratori. Per i più giovani tali assemblee potrebbero addirittura essere l’occasione per conoscere se e come funzionano le istituzioni pubbliche. Purtroppo però, nel Consiglio del 20 maggio, sono avvenuti fatti che è difficile definire esemplari. All’ordine del giorno c’era un’interrogazione della minoranza relativa all’inserimento del Parco della Scienza nella programmazione regionale. Le regole prevedono l’illustrazione dell’interrogazione da parte di chi la propone (nel caso, Rita Barbetti), la risposta dell’assessore (Marco Cesaro) e la replica finale dell’interrogante. Per regolamento non sono previsti altri interventi né dibattiti. In quella seduta, la replica della consigliera Barbetti è stata continuamente interrotta da interventi dello stesso assessore e, in maniera ancora più sprezzante, del sindaco. Di fronte all’impotenza del presidente dell’assemblea Lorenzo Schiarea a far rispettare il regolamento, si è anche sentita la voce del vicepresidente Mario Gammarota definire “vergognoso” e da “fascisti” il modo di fare di sindaco e assessore. La battuta di Gammarota è apparsa due volte sbagliata...
di ROBERTO SEGATORI
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