Nel segno di Valter Baldaccini
L’occasione per mettersi in gioco con Radio Gente Umbra è stata unica. Mercoledì cinque maggio ho avuto il piacere di intervistare, insieme a Fabio Luccioli, Antonio e Beatrice Baldaccini (in foto) nel giorno in cui si festeggiavano i 6 anni della nascita della Fondazione che porta avanti i valori del papà Valter. “La Fondazione è stata la risposta concreta di quello che ci ha lasciato nostro padre” ha dichiarato Beatrice. “Il nostro obiettivo – ha proseguito la presidente della Fondazione – è di impegnarci socialmente e lavorativamente operando in ambito nazionale e internazionale. Tre sono i pilastri: famiglia, educazione e lavoro; sullo sfondo c’è la figura di mio padre come elemento spirituale che prima di essere un imprenditore è stato un uomo di fede, un padre, un amico, un figlio, un uomo. Nel nostro piccolo cerchiamo di dare un contributo per rendere il mondo migliore”.
La vita di Valter è caratterizzata da passaggi importanti che sono stati riportati nel libro pubblicato anni fa, dove emergono caratteristiche salienti della sua persona. Sua figlia ha voluto sottolineare le origini cannaresi, il fatto che sia rimasto orfano a 13 mesi e di come crescere in una famiglia semplice, non abbia rappresentato un limite alla sua gioia, alla sua forza di volontà. I figli hanno definito un tratto di quest’uomo sempre caratterizzato dalla gioia e dalla convivialità, ricordando aneddoti legati alle sue attività di volontariato a Cannara durante la festa della cipolla, dove preferiva pulire i tavoli e fare i lavori più umili, nella leggerezza….
di PAOLA POMPEI
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