Servizi sociali “congelati” per 2 mesi
A gennaio e febbraio hanno operato 3 assistenti sociali territoriali su 8
Immaginate che per due mesi nessuno venga a ritirare l’immondizia davanti a casa vostra. Oppure immaginate che ci sia un problema all’acquedotto che porta acqua al vostro condominio e i tecnici si presentino solo dopo due mesi. Se non è chiaro, immaginate di dover effettuare un prelievo dalla vostra banca e di trovare un cartello con su scritto: si riapre tra due mesi.
Questo è accaduto a tanti cittadini che avevano urgente bisogno del proprio assistente sociale territorialmente competente: si sono sentiti rispondere semplicemente “non c’è”. Per due mesi.
Richieste di contributo economico, richieste di supporto di ogni tipo, ma anche relazioni attese dal giudice tutelare, udienze, pareri, magari urgenze da affrontare nello spazio di poche ore, insomma tutto quello che fa un assistente sociale durante la giornata è stato semplicemente rimandato… per due mesi!
Come è stato possibile?
Una buona parte degli assistenti sociali del Comune di Foligno non erano impiegati del Comune. Erano soci-lavoratori di cooperative alle quali il Comune aveva affidato lo svolgimento del servizio. A fine 2010 i contratti con le cooperative non sono stati rinnovati perché, in base alla Legge Regionale 26 del 2009, il settore sociale è divenuto di competenza dell’Ambito Territoriale Integrato, una struttura sovracomunale che gestisce, tra le altre cose, la raccolta dei rifiuti e la distribuzione idrica.
L’Ambito Territoriale ha indetto un concorso per titoli e colloqui finalizzato all’assunzione degli assistenti sociali (ma anche altre figure) da “assegnare” poi ai vari comuni facenti parte dell’ambito. Il colloqui si sono tenuti il giorno 27 dicembre e avevano lo scopo di confermare sostanzialmente coloro che già svolgevano questo servizio. In gergo si chiama “stabilizzazione”.
Per non interrompere i servizi erogati, gli altri comuni dell’ambito si sono organizzati, chi con contratti temporanei, chi con prestazioni professionali. Il Comune di Foligno ha atteso la firma del contratto triennale da parte dell’ATI3, che è avvenuta il 1° Marzo.
Inutile farsi domande sulla ragione del ritardo.
Burocrazia italica?
Due mesi di stipendio risparmiato?
Interruzione del rapporto per evitare cause da parte dei dipendenti?
Comunque la firma c’è stata e gli assistenti sociali sono tornati al loro posto, con in tasca un contratto triennale. Tutto bene quel che finisce bene?
Neanche per sogno.
Prima di tutto perché dei professionisti che svolgono il medesimo lavoro da dieci anni sono ancora precari, poi perché non è affatto detto che l’ATI conservi nell’immediato futuro le competenze sul sociale (nessuno le vuole!) e, anzi, non è neppure detto che l’ATI rispetti appieno i parametri della legge di stabilità e possa continuare ad essere ciò che è oggi.
Un consiglio?
Se avete qualcosa da chiedere al vostro assistente sociale… fatelo presto!
© Gazzetta di Foligno – VILLELMO BARTOLINI