Piccoli passi, grandi orizzonti
In punta di piedi. Entro così alla direzione della Gazzetta di Foligno, che in questo 2021 compie 135 anni di vita. Un traguardo importante, che la rende una delle testate diocesane più longeve d’Italia. È proprio per questo che sento su di me, ancor di più, tutto il peso della responsabilità che mi è stata affidata. La direzione unica dei mezzi di comunicazione diocesani (Gazzetta di Foligno, Radio Gente Umbra, Rgunotizie.it) è solo l’ultima tappa di un percorso tracciato da tempo dal nostro Editore: la Fondazione “San Domenico da Foligno”, presieduta da mons. Luigi Filippucci. Un percorso ambizioso, che punta a far diventare, sempre più, le testate giornalistiche diocesane un punto di riferimento per la città ed il territorio.
Voglio iniziare questa nuova esperienza partendo con i ringraziamenti. Innanzitutto all’Editore, che ha riposto in me questa immensa fiducia, così come ringrazio il direttore che mi ha preceduto, Enrico Presilla e tutti coloro che nel corso del tempo hanno dato il proprio contributo, collaborando con questo prestigioso settimanale.
Dirigerò questa Testata con l’invito che monsignor Filippucci ha fatto qualche settimana fa a tutti i collaboratori delle comunicazioni sociali della Diocesi: “Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti” (Mc 9,35). La parola d’ordine d’ora inavanti sarà “insieme”. Giornale, radio e por- tale web potranno contare su un unico gruppo di lavoro, che dovrà mettere a frutto tutte le potenzialità della crossmedialità.
Siamo consapevoli che ci vorrà un po’ di tempo per ottimizzare il nostro lavoro ed alzare ancor più la qualità della nostra piattaforma multimediale, ma anche per questo chiediamo il supporto dei nostri lettori e dei nostri ascoltatori. Noi siamo qui ad accogliere suggerimenti, istanze, ed ovviamente critiche. Quest’ultime, se costruttive e non strumentali, saranno lo stimolo migliore per crescere.
Racconteremo e approfondiremo fatti, personaggi e notizie, lo faremo con occhio attento e imparziale “tra la Chiesa e la Piazza”. Proprio per questo, sin dal primo numero del nuovo anno, abbiamo voluto introdurre una novità: sulla testata, accanto al Torrino, abbiamo aggiunto il rosone della Cattedrale di San Feliciano. Sono i simboli della città che, in Piazza, incrociano da sempre il loro sguardo.
Il Rosone e il Torrino serviranno per ricordare che il nostro sarà un giornalismo con visione cristiana, ma anche con una prospettiva laica. Per farlo, metteremo al centro del nostro lavoro la persona e il territorio. Sono convinto che questa sia la carta vincente: essere al servizio della comunità, dando voce a tutti, anche a chi non ne ha, come ricordano le nostre linee editoriali.
di FABIO LUCCIOLI