Ricordando Paolo Rossi e quel passeggio per il Corso
L’ultimo respiro Paolo lo ha esalato tra le braccia della moglie, Federica, che gli ha regalato due bellissime figlie, forse il suo paradiso terrestre. Raccontano che abbia affrontato con gagliarda determinazione, come suo stile, la battaglia col male implacabile, sino all’ultimo, nella stanza dell’ospedale delle Scotte di Siena.
Il destino pratica strade misteriose, imperscrutabili: l’Umbria che per la sua carriera era suonata come una dolorosa, terribile disfatta di Canne, gli aveva poi donato l’amore di una moglie, perugina, amabile ed affettuosa. Per qualche anno, dopo la vicenda del Totonero nel quale era rimasto invischiato per colpe non sue, Paolo nell’intimo, avrà maledetto il giorno in cui aveva scelto la maglia biancorossa in quella stagione 1979-80, che si era rivelata così tormentata. Il tempo ha poi provveduto a smorzare, ad attenuare ed a superare, infine, quello stato d’animo proprio perché da Perugia era sbocciato l’amore, profondo e maturo, della sua vita. A Perugia ha istituito una sua Academy. […]
ELIO CLERO BERTOLDI
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