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Settimana Politica 2011 – 8

Bps, si dimette Antonini. Coop e Mps pronti a salire nel capitale
Giovannino Antonini si è dimesso da presidente della Banca Popolare di Spoleto, ottemperando alla richiesta di Banca d’Italia. Lo ha sostituito un altro spoletino, l’imprenditore di Maran, società per il recupero crediti, Nazzareno D’Atanasio, il quale, come Antonini, intende salvaguardare l’autonomia della banca umbra in continuità con l’amministrazione precedente. D’Atanasio ha segnalato che l’azionista di minoranza Coop Centro Italia era – e probabilmente è – disponibile ad apportare nuovo capitale nella Bps.

A tal fine si ipotizza un accordo tra Coop e Monte dei Paschi di Siena, altro azionista di minoranza. La maggioranza (51%) delle azioni di Bps è di Spoleto Credito e Servizi. Dopo l’uscita “forzata”, Antonini, per anni incontrastato governatore della banca spoletina, potrebbe rientrare nella stessa Spoleto Credito e Servizi.

Com’era verde la nostra Umbria!
Il sindaco Mismetti ha dispensato – questa fine settimana – i folignati dalle targhe alterne per le auto circolanti nell’anello stradale che dà accesso al centro storico. A Perugia, sempre sabato e domenica, invece, la circolazione di auto è interdetta. A Terni ugualmente il Comune prende provvedimenti di limitazione al traffico. L’Umbria verde non è più tale: cemento, smog, aria inquinata, fiumi poco puliti, rifiuti che riempiono discariche ormai prossime alla saturazione. L’amministrazione pubblica virtuosa si misura anche sul rispetto dell’ambiente e della salute.

Cittadini contro il nucleare
Venti associazioni umbre hanno costituito il comitato regionale referendario contro il nucleare, dopo la raccolta di 16.000 firme di cittadini. Legambiente, tra i promotori, così motiva la contrarietà alla costruzione di centrali nucleari: “L’atomo non serve all’Italia, siamo una nazione con una potenza elettrica installata di 100.000 megawatt, mentre oggi il picco di consumi non supera i 57.000 megawatt. Il nucleare, poi, indurrebbe l’importazione di uranio, oltre alla tecnologia e ai brevetti”. Problemi di sicurezza e smaltimento delle scorie radioattive fanno dire no al nucleare. 24 anni fa il referendum scelse come alternativa al nucleare le fonti rinnovabili per generare energia e il risparmio energetico.

Acque minerali: Dottorini per l’aumento dei canoni di concessione
Oliviero Dottorini, consigliere regionale dell’Italia dei Valori, propone di aumentare i canoni di concessione per l’utilizzo di acque minerali. “L’Umbria – sostiene – di fatto regala un bene comune alle aziende dell’imbottigliamento, senza ricevere in cambio che problemi legati sia allo smaltimento dei rifiuti sia all’ambiente”. Per i 250 milioni di litri imbottigliati in Umbria, la Regione incassa poco più di 1,5 milioni di euro.

© Gazzetta di Foligno – GIANCARLO ANTONELLI

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