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Liste d’attesa e Covid, la “ricetta” di De Fino

Fra liste di attesa, mancanza di personale sanitario e allarme Covid il commissario straordinario della Usl Umbria 2 Massimo De Fino torna parlare di criticità e prospettive aziendali in una nuova intervista alla Gazzetta di Foligno dopo la sua riconferma, arrivata dalla Giunta Regionale il 29 giugno scorso

Commissario innanzitutto le chiedo: quante sono, ad oggi, le prestazioni arretrate?

Nella Usl Umbria 2 sono circa 30.000. Il dato è abbastanza importante, tenendo conto che siamo rallentati nel dover utilizzare ogni misura di sicurezza, sia per gli utenti che per gli operatori sanitari. Abbiamo dato direttive precise: c’è bisogno di arieggiare e igienizzare lettino e strumenti, il che comporta un tempo ulteriore di 10 minuti rispetto ai 15 di una normale visita di controllo. Questo vale anche per gli esami strumentali per cui il tempo di visita era già di 30 minuti e sale a 40; per le visite è quali il doppio. Così circa un terzo degli esami si trova a non poter essere espletato come nelle condizioni ante Covid.

Come si ovvia a questo?

Attraverso due passaggi fondamentali. Il primo è chiedere – l’ho fatto in sede di comitato aziendale – una maggior appropriatezza delle prescrizioni. I medici di famiglia hanno un ruolo fondamentale ma lo hanno anche gli specialisti nella presa in carico del CUP di secondo livello, per i controlli. L’esperienza del Covid, soprattutto per gli accessi al pronto soccorso, ci insegna. Si sono ridotti tantissimo gli accessi con codice bianco o verde, accessi di persone che possono essere curate dal medico di medicina generale, dal medico di continuità assistenziale. Ciò vuol dire che effettivamente spesso tante richieste e tanti accessi erano inappropriati. Oggi vale anche per gli accessi alle attività ambulatoriali. 

Secondo passaggio: vogliamo migliorare (…)

FEDERICA MENGHINELLA

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