Vacanze made in Italy per i folignati
Poche ferie in direzione Sud. Scoppia il caso del “bonus vacanze”.
“Un’estate al mare, voglia di remare, fare il bagno al largo per vedere da lontano gli ombrelloni”. Erano gli albori degli anni Ottanta quando Giuni Russo cantava il ritornello che avrebbe accompagnato le vacanze estive degli italiani. Chissà se avrebbe mai immaginato di raccontare, con trent’anni di anticipo, le vacanze (quasi) post-Covid dei folignati! Già, perché con le poche ferie a disposizione e le tante restrizioni imposte all’estero, gli italiani quest’anno scelgono di rimanere nel Bel Paese, possibilmente al Sud, possibilmente al mare e solo per qualche giorno. Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna le mete più gettonate, con il Salento che fa da apripista grazie a lu sole, lu mare, lu jentu. Seguono la Toscana e le Marche e qualche gita fuori porta nelle zone più montane. Tutte vacanze, però, rigorosamente made in Italy. Giusto qualche temerario si avventura in Spagna e pochi coraggiosi provano a varcare le frontiere della Grecia, sempre che le condizioni sanitarie non ne impediscano all’ultimo la partenza. Tutto, insomma, sembra presagire un’occasione imperdibile per ridare forza all’economia italiana. Eppure, non sono dello stesso parere gli agenti di viaggio. […]
ANNAMARIA BARTOLINI
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