Liste chiuse, calo delle diagnosi. Sanità in tilt
A Foligno – e in Umbria – blocco quasi totale delle prenotazioni sanitarie. Il consigliere regionale Bori: “Calo enorme delle diagnosi, 120mila prestazioni arretrate”. Intanto dal Governo arrivano 5 milioni per il San Giovanni Battista.
All’ospedale San Giovanni Battista di Foligno è impossibile prenotare prestazioni mediche di qualunque tipo. Le liste sono chiuse e ai FarmaCup non viene comunicato se e quando riapriranno. Parlando con il responsabile di settore in una farmacia cittadina i toni sono allarmanti: “Oltre ai numerosi clienti che vengono in farmacia, riceviamo tra le cento e le centocinquanta telefonate al giorno di pazienti che chiedono se le liste siano aperte” spiega, aggiungendo: “Di fatto siamo qui solo per dire di no, e la gente è disperata, esasperata da questa impossibilità di accedere alle prestazioni. Se almeno i medici di famiglia fossero informati sui tempi e sugli accessi potrebbero sospendere le prescrizioni informando del blocco totale in corso”. Chiedo quali liste siano aperte oggi su Foligno (martedì 30 giugno). La risposta: “Nessuna. Foligno è essenzialmente chiusa. Ogni tanto compare qualche disponibilità a Spoleto, per il resto è impossibile accedere a visite ed esami”. Persino per le analisi del sangue c’è un’attesa mai vista prima. “Non vengono eseguite all’ospedale e chiedendo di prenotarle oggi la prima data utile è il 30 luglio a Sant’Eraclio e il 6 agosto al centro salute dell’ospedale vecchio”. Oltre un mese di attesa. “La cosa sconcertante” mi dice la farmacista “è che dicono che va tutto bene e che l’ospedale ha riaperto ma qui ogni giorno abbiamo conferma del contrario”. […]
FEDERICA MENGHINELLA
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