500 volte Raffaello (1483-1520)
Nel 2020 le celebrazioni dei 500 anni dalla morte dell’artista autore della ‘Madonna di Foligno
PIERO LAI
La pittura quasi cieca rimase
Il 6 aprile 1520 “finì il corso della sua vita il giorno medesimo che nacque, che fu di venerdì santo d’anni XXXVII” Raffaello. “Ben poteva la pittura, quando questo nobile artefice morì, morire anche ella che quando egli gli occhi chiuse, ella quasi cieca rimase”. Così Giorgio Vasari ne Le vite dei più eccellenti pittori e architetti (1550) conclude la biografia del grande pittore d’Urbino. Le iniziative culturali in memoria dei cinquecento anni dalla morte, sono state interrotte a causa dell’emergenza sanitaria. Dal 2 giugno, fino al 30 agosto, sarà riaperta, però, presso le Scuderie del Quirinale a Roma, la mostra monografica con oltre 200 capolavori tra dipinti e disegni. Ma saranno i Musei Vaticani a farla da padrone con le Stanze di Giulio II (Scuola di Atene, Parnaso, Liberazione di San Pietro, Incendio di Borgo) e i tre capolavori assoluti della Pinacoteca Vaticana: Incoronazione della Vergine (Pala degli Oddi); Madonna di Foligno; Trasfigurazione di Cristo. La pala della Madonna con il Bambino venne commissionata dall’erudito folignate Sigismondo dei Conti, segretario pontificio (…)
PIERO LAI
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