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Visita Pastorale Corvia

La comunità parrocchiale di San Pietro Apostolo in Corvia
Dal 19 al 25 ottobre la parrocchia di San Pietro Apostolo in Corvia, guidata da Don Marzio Melelli, affiancato da Don Sergio Andreoli e dal diacono Tullio Ridolfi, ha accolto S.E. Mons. Gualtiero Sigismondi, Vescovo di Foligno. Molte le occasioni di incontro tra il Pastore e la Comunità parrocchiale. Nel primo appuntamento il Vescovo ha visitato personalmente gli ammalati portando loro un piccolo dono. Ha pregato con loro, affidando al Signore tutte le loro sofferenze, e per le loro famiglie, che ogni giorno portano come Gesù la croce della sofferenza e del dolore. Il Vescovo è rimasto particolarmente colpito dalla confessione di una donna, che impossibilitata a partecipare all’Eucaristia a causa della sua malattia, ha confidato di provare una profonda commozione e di piangere ogni volta che sente suonare le campane. Dopo l’incontro inaugurale di martedì, la sera di mercoledì 20 il Vescovo ha incontrato i giovani parrocchiani invitandoli a ricordare cinque parole chiave come programma di vita cri- stiana: Sacrificio, Silenzio, Sobrietà, Solidarietà e Speranza. Desiderio del Vescovo è stato anche quello di incontrare i vari Consigli parrocchiali ringraziandoli della loro presenza e del servizio svolto con zelo ed umiltà. Inoltre ha sottolineato quanto sia importante che la parrocchia disponga di spazi appro- priati per la pastorale giovanile e non solo. Altro piacevole momento d’incontro è stato quello con le famiglie. Ha parlato del difficile compito dell’educazione dei figli, paragonando la sfida educativa a cui oggi i genitori si trovano di fronte, all’educazione stradale e il rapporto genitorifigli a segnali stradali da rispettare per seguire la giusta traiettoria nel loro difficile cammino. Sabato 23 i bambini del catechismo e i loro catechisti hanno accolto con gioia ed entusiasmo Sua Eccellenza animando l’incontro con canti e presentando alcuni loro lavori preparati in occasione della Visita Pastorale. Inoltre Mons. Sigismondi, con un gioco ha spiegato loro il ruolo del Vescovo come Pastore che trasmette la parola di Dio. Al termine i ragazzi hanno invitato S.E. nel piazzale antistante la chiesa ed hanno liberato in cielo dei palloncini bianchi come simbolo del loro animo puro e semplice. Culmine della Visita Pastorale è stato la Celebrazione Eucaristica domenicale presieduta da Monsignor Gualtiero Sigismondi che ha ringraziato il parroco, profondamente commosso, e l’intera Comunità parrocchiale, oltre ad aver apprezzato la ricca “schiera” di giovani ministranti. Il Vescovo si è mostrato affabile, coinvolgente e comunicativo anche nei suoi momenti di silenzio. Più volte ha sottolineato quanto sia importante ascoltare la parola di Dio come modello di vita, sia in famiglia che nella Comunità parrocchiale: una luna che non brilla di luce propria ma di luce riflessa. La Comunità di Corvia dice grazie al suo Pastore per i suoi insegnamenti e per la sua disponibilità.

© Gazzetta di Foligno – CINZIA PELLICIONI

Notizie storiche
Il vocabolo “Corvia” appare nel 1124 ne Le carte dell’abbazia di S. Croce di Sassovivo; invece la chiesa di S. Pietro in Corvia appare la prima volta nel 1239 nella Sentenza del cardinale Raniero Capocci, attinente la suddivisione delle spese per l’amministrazione pubblica in diocesi di Foligno; era qualificata come chiesa dipendente dal capitolo della cattedrale. Questa parrocchia, agli inizi del Novecento, includeva pastoralmente la frazione di Perticani, la quale di per sé è più vicina a Scafali; questa singolarità è durata fino al 1978, quando il parroco di Scafali, Don Giuseppe Cavaterra, cominciò a servire anche i fedeli di Perticani. La comunità di Corvia, sempre agli inizi del Novecento, contava 650 anime. Nel 1940 giunse a 745 anime; nel 1985 scese di poco a 700 anime; nel 2010 ne conta 750.
Col parroco Don Manlio Bracco (1963-1980) si cominciò a costruire la nuova chiesa parrocchiale, distruggendo quella antica; i lavori durarono dal 1963 al 1966; essa fu consacrata dal vescovo Siro Silvestri il 16 ottobre 1966. L’architetto fu il folignate Franco Antonelli, il quale progettò ex novo anche la casa parrocchiale.
Ancora negli anni Sessanta, durante il parrocato di Don Manlio Bracco, la comunità di Corvia vide mutamenti religiosi, culturali e sociali di grande rilievo. Don Manlio rilevò che i vecchi abitanti di Corvia erano rimasti ben pochi e che il almeno il 70% delle famiglie erano entrate in parrocchia negli ultimi vent’anni. La maggior parte dei nuovi venuti erano discesi dalle colline e dai paesi dei dintorni, cioè da Massa Martana, da Gualdo Cattaneo e anche da Todi: tutta gente che aveva lasciato la terra e anche da questo punto di vista segnava un periodo di trapasso. Varie famiglie di operai erano rientrate dalla Francia, dalla Svizzera e dalla Germania. A Corvia non esistevano più famiglie veramente povere. Sempre Don Manlio riconosceva che tutta la popolazione di questo paese era cattolica, ma confessava anche che era molto ristretto il numero dei praticanti; molti si scusavano col dire che durante la settimana dovevano lavorare nelle industrie di Foligno, poi di domenica dovevano coltivare il loro piccolo pezzo di terra. Don Marzio Melelli, parroco da trent’anni di questa parrocchia, che è poco popolosa in relazione a tutte le altre della diocesi, conosce tutti i suoi abitanti, «sa a memoria i nomi e i cognomi, ricorda i numeri civici delle case», ed ha verificato che Corvia ha abbandonato «la vocazione rurale e il ‘complesso’ della piccola frazione», è inoltre diventata capace di iniziative di ampio respiro e di sincera apertura verso gli altri. Don Marzio è molto conosciuto perché si è dedicato particolarmente ai giovani mediante l’educazione sportiva e, a questo scopo, fondò nel 1964, in collaborazione col Centro Sportivo Italiano, l’associazione “Vis”. Dal 2007 collabora con D. Marzio il diacono permanente Tullio Ridolfi, solerte e attento servitore della Chiesa…

© Gazzetta di Foligno – DANTE CESARINI

La situazione attuale
Prendiamo in considerazione alcune risposte al questionario della Visita Pastorale di monsignor Gualtiero Sigismondi, predisposte dal parroco di Corvia, don Marzio Melelli, e dai suoi collaboratori. Anzitutto, ci piace mettere in risalto che, per quanto riguarda la catechesi in preparazione ai Sacramenti della Penitenza, dell’Eucaristia e della Confermazione, non si riscontrano particolari problemi; l’esiguo numero degli alunni dei singoli gruppi facilita, infatti,  considerevolmente il lavoro dei catechisti, che utilizzano  i testi della Conferenza Episcopale Italiana. In merito alla catechesi degli adulti, si registra l’impegno di iniziare nelle case l’annuncio  della  parola di Dio, in Avvento e in Quaresima. A proposito della vita  liturgica, va sottolineata la fattiva presenza del diacono permanente Tullio Ridolfi, dell’accolito e ministro straordinario della Comunione Paolo Calderini e del secondo ministro straordinario Caterino Baratti, oltre che del coro parrocchiale e dei ministranti; lodevolissima l’attività del gruppo delle signore che, a turno,  curano la preparazione della chiesa per la celebrazione dell’Eucaristia, alla quale i fedeli attivamente partecipano  anche con il canto, servendosi di un apposito libretto. Da segnalare pure  che, in preparazione alle Solennità  dell’Immacolata  e del Natale, in Quaresima e nel mese di maggio, si tengono, con la collaborazione di altri sacerdoti, celebrazioni comunitarie del sacramento della Riconciliazione; quelle dell’Immacolata e del Natale sono duplici, essendo la seconda in particolare per i giovani. Tra le risposte alla  parte del questionario, che si apre con l’interrogativo: “Come siamo Chiesa?”, registriamo  quella molto positiva al quesito: “Vi è un’adeguata sensibilizzazione verso le cosiddette ‘Giornate’ della Chiesa universale, italiana e locale?”;  si deve segnalare, in special modo, l’attenzione per la Giornata Missionaria Mondiale, che viene celebrata con generoso impegno da tutta la comunità. Nell’ultima parte della sezione pastorale del fascicolo, alla domanda: “In che modo la Caritas  parrocchiale cura la formazione  di tutti alla carità e alla condivisione?”, si risponde indicando le raccolte di denaro e di viveri per  le famiglie bisognose;  da ricordare che negli ampi locali parrocchiali  adiacenti la chiesa, dove si svolgono le lezioni di catechismo,  ha la  sede anche  il “Centro Sociale”, presieduto da Terzilio Fusaglia, che porta avanti regolarmente attività di varia natura. Un momento molto  significativo della vita della comunità, promosso insieme dalla Parrocchia e dal Centro Sociale, è la Celebrazione Eucaristica, seguita  dall’incontro conviviale,  nei giorni precedenti il Natale, a cui sono invitati anche gli ospiti di alcuni luoghi di accoglienza della Città; alla sua conclusione si svolge la tradizionale distribuzione dei doni di “Babbo Natale”.

© Gazzetta di Foligno – SERGIO ANDREOLI

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