Attenti allo stress, il maggior nemico della salute

SPAZIO SALUTE L’ESPERTO RISPONDE 
A cura della dott. ssa Sara Bontempi

Stress e benessere: la logica economica ci insegna che la ricchezza materiale dovrebbe accompagnarsi alla salute psicologica! Ma questo accade veramente?

In molti casi, la popolazione lavorativa nei Paesi industrializzati come gli Stati Uniti e la Svezia, che dovrebbe aver sperimentato il più alto livello di ricchezza della storia, sta mostrando crescenti segni di disagio.

Negli ultimi trent’anni queste popolazioni sono tre volte più facilmente soggette alla depressione di quanto fossero i loro nonni. Il numero di professionisti che si occupano di salute, soprattutto quella mentale, è più che quintuplicato e le richieste di risarcimento riguardanti lo stress nel mondo del lavoro sono triplicate.

Lo stress proveniente dall’ambiente lavorativo è così pericoloso da poter causare malattie cardiache che costituiscono la causa di morte più frequente nelle società industrializzate.

Sarebbe bene, quindi, cambiare il nostro modo convenzionale di pensare riguardo a come organizzare e gestire la vita lavorativa e privata.
Mentre riconosciamo che lo stress sta apportando gravi danni, ci comportiamo come se i fattori che lo causano fossero inevitabili.

Si può ipotizzare che la possibile cura sia nascosta proprio nella trasformazione dei luoghi di lavoro e che sia possibile riorganizzare la produzione in modo tale che si possa sia ridurre il rischio di malattie correlate allo stress, sia aumentare quegli aspetti della produttività associati alla creatività, allo sviluppo delle competenze personali e alla buona qualità del lavoro.

La grandezza del problema aumenta man mano che il lavoro assume più importanza rispetto alla vita familiare, dal momento che ormai, di norma, sono due i componenti della famiglia che lavorano, facendo così venire meno la struttura tradizionale della comunità.

Rubrica a cura del Gruppo Bartoli