Frane e alluvioni: Foligno sorvegliata speciale
“Siamo messi veramente male… Sappiamo già del rischio sismico elevato; quanto al rischio idraulico Foligno è la città umbra che ha il più alto numero di abitanti in zona rossa – cioè in fascia A – a causa del pericolo di esondazione del Topino”: così il geologo folignate Filippo Guidobaldi, presidente dell’Ordine dei geologi umbri interrogato sullo stato del rischio idrogeologico della città di Foligno. Dunque la città insediata sulla valle del fiume Topino è caratterizzata dal livello di massima pericolosità, poiché costruita sulle aree di esondazione diretta della piena di riferimento. “Andando indietro nel tempo – spiega Guidobaldi – nel 1832 ci fu un terremoto distruttivo con epicentro a Budino; quattro anni dopo, nel 1836, ci fu l’alluvione che a piazza san Giacomo portò un metro d’acqua”. Fenomeni, quelli sismici, alluvionali e franosi, che hanno purtroppo un carattere ricorrente nel nostro territorio. Analizzando i dati ISTAT della Mappa
dei rischi dei Comuni italiani scopriamo che Foligno è davvero uno scenario critico. Quanto al rischio idraulico e di alluvioni ben 11.358 cittadini vivono in un’area di pericolosità idraulica definita elevata; 22.774 in un’area di pericolosità idraulica media; e 30.153 in un’area di pericolosità idraulica bassa. Meno catastrofici ma sempre preoccupanti i dati riguardanti il rischio frana: 8 i residenti in aree considerate a rischio molto elevato, 285 quelli residenti in aree a rischio elevato; 8.139 i folignati che risiedono in aree a rischio medio mentre sono 39.313 cittadini risiedono in zone dove il rischio frana è definito moderato. […]
FEDERICA MENGHINELLA
TI INTERESSA QUESTO ARTICOLO?
ABBONATI ALL’EDIZIONE DIGITALE O CARTACEA
CLICCANDO QUI
OPPURE CERCA LA GAZZETTA DI FOLIGNO IN EDICOLA