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Spoils system e Vus: Zuccarini puntualizza, De Augustinis glissa

Colpo di scena nella guerra fra Foligno e Spoleto sulla revoca del Cda Vus, voluta dal sindaco Zuccarini e dichiarata illegittima in un recente parere della Presidenza del Consiglio dei Ministri, interpellata su iniziativa del sindaco di Spoleto Umberto De Augustinis (seguito dai colleghi sindaci di Spello, Trevi e Sant’Anatolia di Narco) circa la praticabilità dello spoils system, sistema di avvicendamento delle cariche di nomina politica che aveva portato alla destituzione dell’ex presidente Lamberto Dolci in favore dell’attuale presidente Vincenzo Rossi. In conferenza stampa il sindaco di Foligno Stefano Zuccarini ha spiegato come tale parere debba considerarsi viziato, poiché basato sull’articolo 5 del vecchio statuto societario, dove si definiva la Partecipata come aperta ai privati. Dal 2008 quell’articolo è stato modificato in conseguenza del riassetto di Vus divenuta società in house, con l’istituzione di un Controllo analogo. Dunque una società pubblica a tutti gli effetti, in cui il meccanismo dello spoils system sarebbe legittimo. Un dettaglio non da poco, come spiegato dal sindaco Zuccarini, che avrebbe portato “fuori strada” la Presidenza del Consiglio dei Ministri esprimendo un parere viziato poiché basato sull’articolo di uno statuto superato da dodici anni. “Un’operazione di mistificazione” secondo Zuccarini, che sui colleghi sindaci promotori del parere non ha risparmiato aspre critiche: “O sono incompetenti e ignoranti, o vivono su un altro mondo”. Quanto all’eventuale risarcimento dell’ex presidente ha evidenziato come ad oggi nessuna causa sia stata intentata dallo stesso, aggiungendo: “VUS non ha subito alcun danno poiché l’attuale presidente, l’ingegner Rossi, non percepisce compenso lavorando gratuitamente”. Il sindaco ha rivendicato la sua scelta anche sul fronte politico e di governo: “Il cambio di passo in Vus era necessario e – ha detto – sono felice del lavoro che si sta compiendo per rivoltare come un calzino la società, dove tante cose non vanno”. Alle domande dei giornalisti sulle tensioni con il sindaco di Spoleto, collega del centrodestra (a differenza degli altri “ricorrenti”, tutti di centrosinistra) risponde: “Con lui ho ottimi rapporti personali ma su questa vicenda non siamo d’accordo”. Impossibile non contattare sul tema il sindaco spoletino, magistrato e sostituto procuratore generale in Corte di Cassazione, che in Vus riveste anche la carica di presidente del Controllo analogo, elemento proprio delle società in house. De Augustinis alla Gazzetta afferma: “Quel parere è un atto interno richiesto dalla Giunta, passato fuori per varie ragioni, ma è un parere espresso da un organismo dello Stato. Punto. Non vedo perché si debbano fare queste discussioni. Non intendiamo impugnare nulla, non entro nel merito e neanche discuto i particolari tecnici”. Un caso che non è solo l’ennesima guerra fra campanili (per Spoleto rischia di diventare disfatta) ma potrebbe essere anche una lotta interna al centrodestra spoletino su un eventuale errore che – si vocifera a Spoleto – potrebbe costare a De Augustinis la sua carica.

FEDERICA MENGHINELLA

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