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Il paladino del ventre

I folignati sono pervasi da un desiderio infinito pasta. Aldo Amoni allestisce villaggi della polenta, dei primi di mare, taverne degli gnocchi, dei risotti e delle amatriciane. Prima di tutto un plauso a chi è riuscito a tenerla in vita in attesa di tempi migliori. Poi domandiamoci qual è la strada giusta per l’auspicabile sopravvivenza di questa manifestazione, che fu vitale per Foligno, quando ancora richiamava migliaia di visitatori da mezza Italia. Servirebbe un deciso rilancio dell’evento. Il presidente di Epta è uomo concreto e sa bene che non c’è spazio per la poesia, ché presto tutti ci nutriremo di coleotteri. Tuttavia egli continua imperturbabile a farsi paladino del nostro pasto quotidiano. Che almeno il gusto non tenda all’ecumenico e si attenga – fin quando sarà possibile – all’insegnamento delle madri la cui identità è certa. Lunga vita ai primi autoctoni, un po’ meno a quelli multiculturali. Se è vero che agli occhi di Dio giova essere tutti una sola cosa, non vale altrettanto per la soddisfazione del ventre. Il nostro e quello di Aldo.

GIOVANNI PICUTI

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