Strumenti di persuasione
Il ballottaggio ha affondato Pizzoni. Lascio le analisi politiche – già ampiamente diramate – ai #capiscers. Mi limito allo spot, che non portò bene al predestinato. Se la piazza di Foligno è vuota non è colpa dei ragazzi che impiegano il loro tempo su Facebook, come il cortometraggio lanciato in rete vorrebbe far credere. L’esodo dai centri storici dipende dal moltiplicarsi dei non luoghi che invadono le nostre periferie. Parafrasando il Conte Ugolino “più che lo smartphone poté ‘l cemento” (Inf. XXXIII, 72-75). Serve ben altro per convincere gli elettori. Il cerchio isola, non accoglie. Per la psicanalisi junghiana in quell’immagine retorica è racchiusa l’affermazione del proprio Sé. L’archetipo mal si concilia con le caratteristiche personali del candidato catapultato in piazza (da Marte?) mentre il cerchio degli iniziati gli si chiude intorno a riccio. L’intento persuasorio non ha agevolato Pizzoni. È materia complicata quella demandata alla comunicazione politica. Forse è giunta l’occasione per partorire meno spot e più sinistra; ad avercene. Nel frattempo godiamoci le evoluzioni degli acrobati zompati sul carro.
GIOVANNI PICUTI