Dalle social network communities alla comunità umana. Incontro con don Ivan Maffeis
Giovedì 28 febbraio alle ore 17.30, nella sala conferenze della Biblioteca Iacobilli, l’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali presenta un incontro di formazione con don Ivan Maffeis direttore dell’Ufficio per le Comunicazioni Sociali della CEI. Don Maffeis presenterà il messaggio di Papa Francesco per la 53° Giornata mondiale per le comunicazioni sociali dal titolo “Dalle social network communities alla comunità umana”. L’incontro, moderato da Fabio Massimo Mattoni della redazione dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali, sarà aperto dal saluto di Mons. Gualtiero Sigismondi, Vescovo di Foligno. Oggi l’ambiente mediale, sottolinea nel messaggio Papa Francesco, è una parte importante del nostro vivere quotidiano. Infatti internet e le tecnologie digitali hanno creato nuovi modi di comunicare, relazionarsi e ragionare. In Italia il 73% della popolazione è online (43 milioni di persone), con 34 milioni di utenti attivi sui social media. Nel 2017, secondo il report dell’ISTAT, la quota di famiglie che accedono a Internet mediante banda larga con una preferenza per la connessione fissa sale al 69,5%. Circa il 47,6% delle persone accede tutti i giorni, trascorrendo circa 6 ore al giorno online (quasi il doppio del tempo che passiamo davanti alla TV). Di queste ore, quasi 2 sono passate utilizzando una piattaforma social media. Quanto a Internet, sono i giovani a utilizzarlo di più (oltre il 92% dei 15-24enni) ma la crescita è significativa anche tra i 55-59enni (da 62,7% a 68,2%). Rispetto al 2016 aumenta dal 50,5% al 53,0% la quota di individui di 15 anni e più che nei tre mesi precedenti l’intervista hanno effettuato acquisti online; in particolare, il 31,9% ha ordinato o comprato merci o servizi negli ultimi 3 mesi, il 12,1% nel corso dell’anno e il 9% più di un anno fa. Con i nuovi smartphone, nel corso degli ultimi anni, si è diffusa sempre più la possibilità di essere connessi in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. Nel 2017, sono circa 15 milioni le persone di 14 anni e più che hanno usato il web negli ultimi tre mesi da luoghi diversi da casa o dal posto di lavoro (pari al 45,2%). Le rapide innovazioni tecnologiche e l’aumento della connettività hanno contribuito a diffondere sempre più velocemente forme di “sharing economy”, che permettono la condivisione e lo scambio non solo di beni, ma anche di competenze, denaro e spazi. Per quanto riguarda la condivisione di contenuti culturali, il 55,4% negli ultimi 3 mesi ha consultato Wikipedia per ottenere informazioni su un qualsiasi argomento mentre quasi un terzo (30,2%) ha pubblicato sul web contenuti di propria creazione (come testi, fotografie, musica, video, software, ecc.). Numerosi esperti, sociologi, pedagogisti, economisti, psicologi, pro o contro le nuove tecnologie, ci hanno indicato le profonde trasformazioni della società umana impresse dalla tecnologia alle logiche di produzione, circolazione e fruizione dei contenuti. Internet rappresenta oggi una possibilità straordinaria di accesso al sapere: nel 2018 siamo arrivati a 4 miliardi di utenti di Internet, ma questo non è valido per tutti: sono più di due miliardi gli individui che vivono in regioni dove il web è inaccessibile perché fuori dalla portata delle loro tasche. “Nella complessità di questo scenario può essere utile tornare a riflettere sulla metafora della rete posta inizialmente a fondamento di internet, per riscoprirne le potenzialità positive. La figura della rete ci invita a riflettere sulla molteplicità dei percorsi e dei nodi che ne assicurano la tenuta, in assenza di un centro, di una struttura di tipo gerarchico, di un’organizzazione di tipo verticale. La rete funziona grazie alla compartecipazione di tutti gli elementi” (messaggio di Papa Francesco per la 53° Giornata mondiale per le comunicazioni sociali). Ricondotta alla dimensione antropologica, la “metafora” della rete richiama il concetto di comunità. La Chiesa guidata dallo Spirito Santo, come spiega San Paolo immaginandola come un corpo formato da molte membra, è una comunità composta da persone differenti che hanno ruoli e talenti diversi, tutti ugualmente importanti. Per questo una comunità è tanto più forte quanto più è coesa e solidale, animata da sentimenti di fiducia e persegue obiettivi condivisi: così, secondo Papa Francesco, anche la comunità dei social network dovrebbe essere una rete solidale basata sull’ascolto reciproco, il dialogo, l’uso responsabile del linguaggio che mette sempre al centro la persona e il bene comune. L’incontro con don Ivan Maffeis è aperto a tutti: catechisti, operatori pastorali, parroci, ma è rivolto in particolar modo ai giornalisti, operatori e collaboratori di tutti i mass media locali e regionali. Per informazioni: Ufficio comunicazioni sociali, Piazza Faloci Pulignani, 3 tel. 0742350473 oppure scrivere a comunicazione@diocesidifoligno.it.
ANACLETO ANTONINI