Poveri a Foligno: aggiungiamo un posto alla nostra tavola!
Quando lo scorso giugno Papa Francesco ha presentato la II edizione della Giornata Mondiale dei Poveri (che ricorre domenica 18 novembre 2018) ha usato le parole del Salmo: “Questo povero grida e il Signore lo ascolta” (Sal 34,7). In chiusura aveva detto: “I poveri ci evangelizzano, aiutandoci a scoprire ogni giorno la bellezza del Vangelo. Non lasciamo cadere nel vuoto questa opportunità di grazia”. Un’occasione preziosa che il direttore della Caritas Diocesana di Foligno Mauro Masciotti ha voluto mettere a disposizione dei folignati attraverso l’iniziativa “Aggiungi un posto a tavola”, chiedendo alle parrocchie, alle famiglie e ai ristoratori di Foligno di aprire porte e cuori donando, domenica 18 novembre, un pasto a un bisognoso nella propria casa. Un atto pieno di bellezza, confidenza e grazia che darà moltissimo a chi saprà donare il proprio cuore prima ancora della propria ospitalità (per informazioni è possibile telefonare alla Caritas allo 0742 357337 oppure rivolgersi allo sportello di Piazza San Giacomo, Corso Nuovo 4, 06034 Foligno). Le povertà, ha spiegato Masciotti alla Gazzetta, crescono e non sono solo materiali: ad esempio la solitudine è la povertà più grande per tantissimi anziani, in aiuto dei quali è stata avviata un’attività insieme alle parrocchie. C’è poi la povertà delle mamme sole con bambini, di padri divorziati e caduti nell’indigenza materiale, nella solitudine e nella difficoltà di rapportarsi con i propri figli e con le ex coniugi. Crescono anche le famiglie che non hanno i mezzi per fronteggiare il lutto, non potendo sostenere le spese funebri dei propri cari; anche in questi casi la Caritas viene in soccorso con i contributi del 5×1000. Quanto alle misure di sostegno tradizionali a Foligno la mensa Caritas è aperta ogni giorno dell’anno e offre 110 pasti suddivisi fra il pranzo e la cena. Il dormitorio d’emergenza, nato nel 2013 in un inverno particolarmente freddo (e da allora rimasto sempre attivo) mette a disposizione ogni giorno 10 posti letto assegnati attraverso appositi progetti di accoglienza; a questi se ne aggiungono altri 10 in due case famiglia per uomini e donne. Fondamentale l’apporto dello studio sanitario Caritas con tre medici volontari (un dentista, uno psicologo e un oculista) che per due giorni alla settimana ciascuno offrono cure gratuite; sono tantissimi i poveri che non hanno occhiali e che grazie a Caritas possono finalmente correggere la vista. Volgendo il pensiero ai nostri poveri dunque “sentiamoci tutti debitori nei loro confronti, perché – come ha detto il Papa- tendendo reciprocamente le mani l’uno verso l’altro, si realizzi l’incontro salvifico che sostiene la fede, rende fattiva la carità e abilita la speranza a proseguire sicura nel cammino verso il Signore che viene”.
FEDERICA MENGHINELLA