AVIS Foligno, 65 anni di generosità
L’associazione cittadina dei donatori del sangue spegne 65 candeline e conta – dalla sua fondazione ad oggi – ben 8684 iscritti. 2570 i soci effettivi del 2018 non ancora terminato, donazioni in aumento rispetto al 2017.
“Dodici anni fa trovai un popolo di anziani; oggi posso vantare un popolo di giovani donatori”: è questa la più grande soddisfazione di Emanuele Frasconi, presidente della sezione AVIS di Foligno, che in occasione del 65° anno di vita dell’associazione confida speranze ed obiettivi alla Gazzetta, tratteggiandone in numeri lo stato di salute in vista della Giornata del donatore del prossimo 7 ottobre, quando saranno celebrati i 65 anni dalla fondazione dell’AVIS Foligno. Un sodalizio più giovane e vivo che mai: al 30 settembre 2018 può contare su 2570 soci effettivi che, cioè, abbiano effettuato almeno una donazione all’anno. Di questi 1798 sono uomini e 772 sono donne, con una crescita di adesioni inarrestabile, in assoluta controtendenza per l’Umbria. Spicca un’importante quota di giovani e giovanissimi donatori “la cui presenza – annota Frasconi – è la conferma di aver seminato bene”. Guardando ai nuovi soci infatti se nell’anno 2018 se ne sono iscritti 152 ben 135 di loro sono under 35. Un dato significativo che spiega come a Foligno il popolo di donatori sia nel tempo cambiato, pur rimanendo un punto fermo in Umbria per afflusso e costanza nell’attività di donazione: dal 1953 sono 8684 i donatori iscritti nei registri dell’AVIS di Foligno. Cambiano i tempi dunque, e con loro anche il profilo tipo dell’avisino: se negli anni degli esordi erano soprattutto i dipendenti pubblici a donare sangue (lo zoccolo duro di AVIS Foligno fu infatti nei tanti dipendenti delle Ferrovie dello Stato) oggi i nuovi donatori sono soprattutto sportivi, studenti e liberi professionisti che cercano ritagli di tempo e scelgono soprattutto il sabato per eseguire le donazioni, non potendo fruire di un permesso retribuito dal lavoro. Fra loro il 43% è donna: “Sono loro le più attive – spiega Frasconi – forse perché donare è vita e dunque donare è soprattutto donna”. Un messaggio di grande profondità che si somma a quello del grandissimo valore della donazione come fattore di integrazione sociale: all’AVIS Foligno sono 112 gli stranieri che donano. Un elemento che racconta come il sangue di tutti sia prezioso, accolto con gratitudine e senza distinzione alcuna, accomunando nella virtù di dare e nella necessità di ricevere da parte di ogni uomo e ogni donna, senza distinzione di religione o provenienza. Una popolazione rinnovata e dinamica quella del presidente Frasconi che si è voluto impegnare innanzitutto nelle scuole, con progetti dedicati ai ragazzi, ma anche nel mondo dello sport, con collaborazioni realizzate grazie alle associazioni dilettantistiche e professionistiche del territorio. In chiusura va citato il dato più importante: il numero delle donazioni totali al 30 settembre 2018 si attesta a 2.895 (di cui 2701 di sangue intero e 194 di plasmaferesi). Il dato racconta una tendenza assolutamente positiva, con 67 donazioni in più rispetto allo stesso periodo del 2017; un incremento che lascia immaginare per AVIS Foligno un futuro all’altezza del suo glorioso passato.
FEDERICA MENGHINELLA