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GazzetTeen, i ragazzi si interrogano sulla contemporaneità

Per la quarta volta negli ultime tre anni, i lettori della Gazzetta di Foligno trovano allegato al loro settimanale il “GazzetTeen”. Una rivista ideata, discussa e scritta da un gruppo di studenti delle scuole superiori della città.
Quest’anno si sono ritrovati in ventitré. Ogni quindici giorni, nella redazione della Gazzetta, li abbiamo invitati a riflettere sui temi che avevano più a cuore. Ciascuno ha dato il suo contributo e alcuni si sono presi la responsabilità di scrivere in prima persona gli articoli concordati insieme. Tra una riunione e l’altra i ragazzi hanno curato anche una pagina Facebook sulla quale hanno dato voce alle varie iniziative messe in campo dalle rispettive scuole. Si è parlato di sport, scuola, disagio e dipendenze, timori per il futuro e volontariato.
Nell’ambito della scuola i ragazzi hanno deciso di affrontare la questione dell’alternanza scuola-lavoro. Alcuni ne parlavano con entusiasmo, altri ne sottolineavano degli aspetti problematici. Hanno dunque approfondito il tema, intervistando i docenti che se ne sono occupati nei diversi istituti. Non poteva che uscirne un quadro positivo e forse sarebbe stato utile ascoltare anche delle voci più critiche. Ma è interessante il metodo che è stato scelto: non sono partiti con l’affermare le proprie opinioni ma hanno ascoltato le esperienze gli uni degli altri e hanno cercato di capire come stanno le cose, facendosi aiutare dagli insegnanti. Una dinamica analoga si è sviluppata sui temi sociali: ciascuno ha detto la sua, poi hanno deciso di capirne di più affidandosi ad adulti esperti. Sono nate così le interviste alla dottoressa Lucia Coco sulle dipendenze, a Leonardo Carducci sull’integrazione attraverso lo sport e all’atleta Michele Antonelli sull’esperienza della malattia.
Insomma sono ragazzi che si interrogano sui problemi della contemporaneità ma non si fermano a lamentarsene. Sono invece affascinati da tutti coloro che, di fronte alle sfide, si mettono in gioco con un’ipotesi positiva. Interessante a questo proposito è l’intervista all’astronauta Paolo Nespoli, a cui hanno chiesto del suo rapporto con la scuola superiore. Quasi a volersi identificare con un adulto che “ce l’ha fatta”, per avere conferma della bontà dei sacrifici che l’impegno scolastico richiede ogni giorno.
Questa disponibilità ad ascoltare e il bisogno di adulti autorevoli sono le caratteristiche costanti dei circa cinquanta ragazzi che in questi tre anni hanno partecipato al progetto “GazzetTeen”. Un segnale importante per tutta la comunità locale e per quella ecclesiale in particolare (nel prossimo mese di ottobre il sinodo dei vescovi si riunirà proprio sul tema I giovani, la fede e il discernimento vocazionale).
Importante perché il bisogno che emerge di essere aiutati a capire e affrontare la realtà si può anche trasformare in tendenza a cercare delle risposte semplici e preconfezionate. L’esercizio della propria libertà, infatti, è più faticoso di seguire percorsi già disegnati. E anche per gli adulti è più comodo dare risposte ai problemi dei giovani piuttosto che accompagnarli nel cammino della propria scoperta personale.

MAURO PESCETELLI – PAOLA POMPEI

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