Bucate le gomme delle auto blu: i politici vanno a piedi al Quirinale
Nei giorni scorsi abbiamo registrato una novità. Alle consultazioni con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, i politici di tutti i gruppi, con somma sorpresa degli italiani, sono andati a piedi. Una processione partitica con i leader in testa e dietro il codazzo di collaboratori, portaborse, fotoreporter, giornalisti e parvenu. Solo due sono state le eccezioni. Il Berlusca è arrivato con l’auto di servizio, ma è scusabile per via della sua Terza Età, mentre un alto esponente Pentastellato ha preso il Fico-bus che, guarda caso, proprio quel giorno era completamente senza passeggeri ma con tanti fotoreporter che avevano, però, pagato regolarmente il biglietto. Pensate un po’ quali miracoli fa la politica. Tutti a piedi per una bella sgambatura prima di parlare col Capo dello Stato. Alla fine delle consultazioni i risultati sono stati questi: Di Maio ha detto che vuole fare il premier, Salvini ha detto che vuole fare il capo del Governo, Berlusconi ha detto ‘Io sono il signore di Forza Italia e non ci sarà altro governo all’infuori di me’. La Meloni non è pervenuta. Grasso, leader di Leu, si è definitivamente squagliato. Insomma il povero Mattarella è ancora piuttosto frastornato e ha rimandato tutti alla fine di questa settimana, salvo imprevisti. Nel suo breve ma incisivo discorso ha fatto capire che siccome non c’è trippa pe’ gatti, vale la pena azzardare un minestrone. Altrimenti… E il centrosinistra? Continua a riunirsi al Nazareno. E da quelle stanze dove si sono registrate nei mesi precedenti battaglie, urla, notti di lunghi coltelli e sgambetti vari, oggi si ode, dall’esterno, solo questo sommesso refrain… “Fra Martina, campanaro, dormi tu?, dormi tu?, suona le campane, suona le campane Pd…in, Pd…on, Pd…an.
ROBERTO DI MEO