Promozione della salute nelle scuole. I ragazzi diventano “agenti di cambiamento”
Il mese di novembre è stato un mese molto ricco per Foligno per ciò che riguarda la promozione della salute. Gli operatori del distretto di Foligno, in particolare del Sert e del Consultorio: psicologi, infermieri, assistenti sociali, hanno lavorato intensamente con le scuole del territorio. Infatti la scuola è un luogo privilegiato per promuovere una crescita responsabile e consapevole delle giovani generazioni spingendole ad adottare uno stile di vita sano, ed è sempre più chiaro che la salute dei cittadini non può essere perseguita dal solo sistema sanitario, ma deve rappresentare un obiettivo di tutte le politiche delle istituzioni, visto che le condizioni di salute, come ricorda l’OMS da più di 60 anni, sono condizionate, fin dai primi anni di vita, da determinanti culturali, ambientali, sociali ed economici, oltre che dalle capacità personali. Le scelte salutari sono quindi compito di diversi soggetti, tra cui il Servizio Sanitario, la Scuola, gli Enti Locali, le Aziende, tutta la comunità dei cittadini. Nello specifico, sul territorio di Foligno sono stati avviati tre progetti previsti dal Piano regionale per la Prevenzione 2014/2018 per l’ambito scolastico che si succedono entro l’arco dell’apprendimento: il progetto “Pensiamo positivo” che accompagna i bambini dai 3 ai 13 anni, il progetto YAPS, incentrato sulla metodologia della peer education, rivolto alle scuole secondarie di secondo grado, e il progetto Unplugged per le scuole medie. Unplugged, in particolare, risponde proprio a ciò che accade in adolescenza: in quest’età infatti si profilano rischi specifici, tra cui quelli legati al possibile avvio dell’uso di sostanze psicoattive legali (tabacco ed alcol) ed illegali (la più diffusa, la cannabis). Il Programma Unplugged ha una provata efficacia dimostrata a livello nazionale e internazionale. Ma esiste davvero la necessità di una prevenzione all’uso di sostanze in età precoce? Per analizzare il consumo di sostanze psicoattive nella popolazione umbra, ed in particolare nelle fasce d’età giovanili, sono disponibili diverse indagini che rilevano le prevalenze d’uso, alle quali è possibile integrare aspetti qualitativi inerenti le percezioni, i valori e gli stili di vita ricavati da ricerche condotte in ambito locale (in particolare, studi dell’Università di Perugia e dell’Agenzia Umbria Ricerche). Nel periodo 2009-2013, il consumo di tabacco nella popolazione studentesca di 15-19 anni si è attestato stabilmente intorno al 27%, in linea con la media nazionale (indagine ESPAD, del CNR di Pisa). Anche per il consumo di alcol le prevalenze rilevate in Umbria sono assimilabili ai dati nazionali (79,6% negli ultimi 12 mesi; 62,5% negli ultimi trenta giorni). Risulta inoltre particolarmente diffusa l’abitudine di bere fuori pasto e di consumare elevate quantità di alcolici in un’unica occasione, particolarmente nel fine settimana, fino ad ubriacarsi (il cosiddetto binge drinking): quest’ultima modalità è piuttosto diffusa in Umbria. Negli ultimi anni ha inoltre trovato una larga diffusione, nei giovani e ancor più tra gli adulti, il gioco d’azzardo. Oltre l’84% degli studenti umbri non presenta un profilo a rischio, il 9,5% ha invece un profilo a rischio e il 6,4% un profilo problematico. Per il progetto Unplugged 19 insegnanti delle scuole medie inferiori, provenienti da tutte le città del distretto di Foligno, si sono incontrati per una formazione full immersion, per poi programmare, a cascata a partire da gennaio, degli interventi in classe con i ragazzi aventi come obiettivo la prevenzione precoce dell’uso di alcol, tabacco e cannabis. Si prevede di raggiungere circa 480 ragazzi delle scuole medie. Inoltre, da alcune settimane anche il progetto YAPS procede a grandi passi: studenti delle terze classi di tutti gli istituti superiori di Foligno e Nocera insieme ad un insegnante referente hanno cominciato a incontrarsi tutti insieme presso il Liceo Scientifico Marconi per costruire, da protagonisti, dei progetti di promozione della salute per le loro scuole. L’obiettivo sostanziale dell’intervento di YAPS è di valorizzare le competenze e le conoscenze, al fine di favorire negli adolescenti lo sviluppo di capacità riflessive e critiche a tutela della propria salute. Sul piano operativo la metodologia applicata è la peer education, che l’OMS stessa riconosce come una delle metodologie più efficaci per l’acquisizione di conoscenze da parte dei giovani, lo sviluppo del pensiero critico e della partecipazione. Gli studenti diventando educatori tra pari esplorano il contesto in cui vivono attraverso una ricerca, partecipano all’elaborazione dei contenuti da discutere con i coetanei, vivono un’esperienza in cui progettano un lavoro che avrà ricadute sugli altri studenti, diventando “agenti di cambiamento”. Con questi obiettivi a Foligno trenta ragazzi si stanno incontrando e addestrando a diventare peer educators: convinti e convincenti portatori di messaggi di salute ai loro pari. Ogni scuola lavorerà su un tema a sua scelta e i ragazzi su quel tema, opportunamente preparati, trasmetteranno le loro conoscenze ai coetanei. Insomma scuola e sanità insieme per le nuove generazioni: un’Alleanza necessaria e insostituibile ma anche foriera di entusiasmo e benessere.
LUCIA COCO