La poesia del vivere esprimibile
Ogni donna è stata bambina ed ogni bambina ha passato pomeriggi interi nella propria cameretta a giocare con le bambole. Eppure la montefalchese Jessica Agostinelli, ora ventunenne, è riuscita a carpire da questo svago fanciullesco ed innocente la sua vera passione: la poesia. Infatti Jessica, a soli dieci anni, amava passare il tempo a fantasticare con le sue bambole di pezza dando vita alle storie ed alle poesie che affollavano la sua giovane mente. D’altronde non sarebbe potuto succedere altrimenti dato che si era già immersa nella letture delle opere di Neruda, suo punto di riferimento artistico. Il grande attaccamento per la scrittura aveva ormai preso il sopravvento e Jessica, ostinata e determinata, aveva iniziato il suo percorso di poetessa. Tuttavia fu quando Jessica, adolescente, provò le sensazioni travolgenti del primo amore che ebbe modo di poter pubblicare la sua prima raccolta di poesie: Encomio ad ogni forma d’amore, casa editrice Albatros. Il lavoro, arrivato a compimento dopo anni di preparazione, ha portato Jessica a vincere vari concorsi di poesia anche a livello nazionale. La raccolta, risalente al 2014, mostra l’amore senza veli o mistificazioni descrivendo gli stati d’animo contraddittori provati da chi è innamorato. Jessica con le sue poesie racconta di una storia d’amore vivace e allo stesso tempo spenta, colorata e grigia, concreta ed impossibile. Nelle sue opere perfino un cancello o un temperamatite possono diventare protagonisti di una metafora. Non a caso Jessica asserisce di praticare una poetica del vivere esprimibile, in cui ogni singolo aspetto della quotidianità può essere trasformato in poesia: “[…] Scavalca il cancello arrugginito da pioggia artificiale/ E vienimi incontro/ perché la mina si è rotta/ e il temperino sei tu. […]”. Dopo la pubblicazione della sua opera, con più di cinquecento copie stampate, Jessica immagina il suo futuro alla costante esplorazione della genuinità. Difatti Jessica sta ora progettando una raccolta incentrata sulle sue amicizie più intime, le quali rappresentano l’emblema della naturalezza di cui è alla ricerca. Jessica (la quale si descrive come innamorata della letteratura, del jazz, dei gatti e della luna) non crede nell’inaccessibilità del mondo poetico, tutt’altro, è fermamente convinta che ognuno possa fare poesia e che questa non potrà mai essere giudicata in modo positivo o negativo ma solo per le sensazioni che provoca.
GIACOMO TONI