Settimana politica
Consiglio svolto, finalmente. Ma la maggioranza è ballerina
Il Consiglio comunale finalmente raggiunge il numero legale. Presenti alcuni degli assenti della volta scorsa, Moreno Finamonti e Lorenzo Schiarea. È il gioco delle tre carte: una volta assenti, quella dopo presenti. Consolidate le assenze di Lorella Trombettoni, Roberto Ciancaleoni ed Elisabetta Piccolotti, ma anche la minoranza non scherza, con le assenze di Elisabetta Ugolinelli, Agostino Cetorelli e Massimiliano Romagnoli. L’assemblea elettiva ha approvato la revisione delle società partecipate, decretando la fine di Fils, e il bilancio consolidato, il primo in assoluto nella storia dell’Ente.
Savini: “Servi di partito”. Matarazzi: “Io-Noi non l’accettiamo”
Sulla pratica per la modifica del regolamento per l’accesso agli atti del Comune si è acceso un battibecco con repliche, quando il capogruppo dei 5Stelle Fausto Savini ha etichettato come “servi di partito” i consiglieri presenti del Partito Democratico, degli “alza-mano” a disposizione di Sindaco e Giunta. Risposta secca di Michela Matarazzi (Pd): “Io-noi, non accettiamo questa affermazione; piuttosto pensate ai rapporti tra voi due rappresentanti del 5Stelle, Savini e Valentina Ferrari”, riferendosi a quanto accaduto in commissione, dove il primo (presidente in quella sede) si è astenuto sulla stessa pratica, per poi votare contro in Consiglio comunale. L’appellativo di “servi di partito” risulta non essere una diffamazione; una sentenza lo ha stabilito di recente. Il segretario comunale Ricciarelli ha illustrato il regolamento comunale che regola l’accesso civico e documentale, che ogni cittadino può richiedere. La nuova normativa apparentemente sembrerebbe semplificare e agevolare, ma in realtà la Pubblica Amministrazione può eccepire molte eccezioni generiche, come gli interessi economici del richiedente nei confronti degli atti che intende visionare e la salvaguardia della privatezza, e non sono previste sanzioni in caso di inadempimento. Per questo il gruppo consiliare dei 5Stelle ha votato contro, mentre a favore i consiglieri del Pd, gli unici altri presenti al momento della votazione. Oggi nel sito internet si possono trovare molte informazioni sul Comune una volta secretate e conosciute da pochi addetti, e chiedere delibere e atti amministrativi come determinazioni dirigenziali e ordinanze. Se passa troppo tempo si può reclamare al segretario comunale, responsabile della trasparenza per il Comune.
Poca pubblicità del Consiglio, seguito da pressoché nessuno
C’era una tradizione a Foligno: i lavori del Consiglio comunale erano seguiti da più cittadini, i corrispondenti della stampa non mancavano, i fotografi nemmeno. Al giorno d’oggi a seguire il Consiglio sono in pochissimi, qualche volta nessuno. Si anima la zona riservata agli uditori solo quando si trattano pratiche che interessano lavoratori pubblici, come la Fils, o che sono pubblicizzate, vedi la destinazione dell’ex-Zuccherificio. Segnale negativo l’assenza di cittadini che si interessano alla politica cittadina, specie dei giovani che nemmeno conoscono chi li governa in Città. Nessuna diretta su radio o internet, pochi e scarni resoconti sui quotidiani nella cronaca folignate. Senza attenzione a ciò che viene deciso in Consiglio si perde un’opportunità di trasparenza e conoscenza democratica.
Chi ha ragione sulla Fils?
Sindaco: “Non c’è alternativa alla liquidazione”. Sindacati: “Se Mismetti crede davvero nella Fils e nel piano industriale che ha voluto, porti in votazione in Consiglio comunale la ricapitalizzazione basata sul percorso che ha imposto ai lavoratori e tragga le conclusioni se la maggioranza non dovesse appoggiarlo”. La capogruppo Pd in Consiglio Seriana Mariani ha spiegato che alcuni consiglieri vogliono che la liquidazione prosegua e altri non vogliono assumersi la responsabilità di votare l’aumento di capitale della partecipata. Liquidazione o denari pubblici per continuare: il Comune ha prorogato alcuni appalti a Fils e, nello stesso tempo, prepara le gare per affidare all’esterno ciò che la sua società svolgeva fino ad ora, imponendo di utilizzare i dipendenti della stessa Fils. Nel piano delle partecipate, Fils nel patrimonio comunale partecipa in modo negativo per le perdite recenti e accumulate (i debiti milionari in ogni caso devono essere onorati).