Carta Vince, carta Perde, carta Bianca. La Tv e le trasmissioni procellose
Io sto con te, tu stai con me, egli sta con ella, non stiamo con loro, voi state con essi, essi stanno con essi. Ohibò! Guardando la Tv, specialmente la trasmissione della figlia di Berlinguer che, dopo la sua esautorazione dalla direzione di TeleKabul, ha avuto uno spazio giornaliero e una trasmissione pippona che il martedì va in onda dalle 21 fino alla mezzanotte inoltrata, abbiamo capito che la sinistra più sinistra che c’è è proprio lei. Ma quanto si diverte a provocare il Pd, a reiterare che l’imbottigliatore del Pinot Nero, tal Massimo D’Alema, che lo vende, a quanto dicono le cronache, a 33,50 euro a bottiglia, è ancora il paladino di Bandiera Rossa. Nun se po’ sentì. A me sembra che alla Tv, quella che noi sosteniamo con il canone pagato peraltro con la bolletta della luce, assistiamo al gioco delle tre carte. Carta vince, carta perde, carta bianca. Carta vince è Vespa a Vespa. Il grande sughero, come lo apostrofava Giampaolo Pansa, si è inventato la terza Camera. Vespa a Vespa è bravo e giornalisticamente ineccepibile. Carta perde, tutte cancellate, ha visto Ballarò nelle più procellose trasmissioni, prima con Giovanni Floris, sardo sardo, che adesso ci fa Cuccù La7, seguito da Massimo Giannini il Repubblichista (nel senso di vicedirettore del giornale di Scalfari) e infine Virus con Nicola Porro che si è riciclato a Matrix. Ora Carta Bianca ha rispolverato una trasmissione contro. Dove tutto è sistematicamente rosso, come il suo vestito nella serata di esordio poi diventato viola quaresimale. E dove sono rossi anche i suoi ospiti quasi sempre fissi come ad esempio Landini. Avrebbe pensato anche a delle ballerine rosse rosse. Ma noi preferiamo l’originale: quelle del Moulin Rouge che con le cosce al vento ballano il can-can. No, il no-no.
ROBERTO DI MEO