“Abbiamo salvato la storia”
Nel 2013 l’intuizione di Leonardo Tacchi portò un gruppo di cittadini ad acquistare le Fonti di Sassovivo, rilanciandole dopo l’abbandono. A undici anni di distanza la compagine societaria ha una nuova guida, ma quella visionaria iniziativa resta indelebile
Probabilmente non basterebbe un intero giornale per raccontare la storia dell’area di Sassovivo e delle sue Fonti. Così come un giornale non sarebbe sufficiente per racchiudere i sentimenti verso questo sito da parte di chi, undici anni fa, decise di rilanciarlo. Era il marzo del 2013 quando Leonardo Tacchi ebbe una visione: rilevare le Fonti di Sassovivo per restituire alla comunità folignate un pezzo della sua storia. Una visione accanto alla quale c’era già un’idea ben precisa: ridare la giusta dignità a un’area straordinariamente ricca di biodiversità, senza considerare il profitto come una priorità. Un’azione filantropica grazie alla quale Sassovivo oggi può contare su una nuova pagina della sua storia. È di questi giorni il passaggio della maggioranza delle quote societarie delle Fonti di Sassovivo Spa all’imprenditore perugino Vincenzo Monetti. Se il futuro è ancora tutto da scrivere, nel frattempo si può certificare il coraggio di Leonardo Tacchi e di quel gruppo di venti “semplici” cittadini che, undici anni fa, ebbero la determinazione di realizzare il loro sogno. In questi giorni di transizione siamo saliti a Sassovivo per ripercorrere, insieme all’ex presidente delle Fonti, il cammino portato avanti sin qui. Un racconto d’orgoglio quello di Leonardo Tacchi, che spesso però si è abbinato a momenti di commozione.
Si chiude un ciclo partito “dal basso”. Un progetto nato da venti cittadini che, oltre a rilanciare le Fonti, hanno creduto nella salvaguardia e nella valorizzazione di un’area meravigliosa, con un forte scopo sociale. Quando 11 anni fa avete visto per la prima volta lo stato d’abbandono, tra una frana che aveva distrutto parte dell’edificio e la discarica a cielo aperto, non vi siete domandati “ma chi ce lo fa fare?”
“Era un periodo che frequentavo questi posti e camminavo spesso attraverso un sentiero che mi portava qui. Era intorno alla metà di marzo del 2013…(continua…)
di Fabio Luccioli
In foto: Leonardo Tacchi nella Grotta dell’Orso, dove “nasce” l’acqua di Sassovivo
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