Schermata 2023-10-13 alle 09.16.05

L’Avis Foligno compie 70 anni

Domenica all’Auditorium celebrerà i soci che ogni anno contribuiscono alla raccolta di sangue. La Gazzetta dà voce alle tante anime che fanno parte di un sodalizio che è fiore all’occhiello dell’Umbria

Francesco ha 18 anni compiuti da poco, Guido ne ha 73. Sono entrambi folignati, ma ad accomunarli non è solo la città in cui vivono. Insieme condividono molto di più: l’essere donatori di sangue. Francesco ha iniziato solo da qualche mese, Guido nel 1971 e ha fatto ben 120 donazioni. Insieme rappresentano il passato, il presente e anche il futuro di una storia, quella della sezione folignate dell’Avis, che quest’anno compie 70 anni di attività. Un traguardo che verrà celebrato domenica 15 ottobre, a partire dalle 9.30, all’auditorium SanDomenico per omaggiare i tanti soci che hanno contribuito a fare di Foligno uno dei fiori all’occhiello dell’Umbria nella raccolta di sangue.

STORIE DI DONAZIONE
“La mia prima donazione risale al 1971, avevo 21 anni e avevo appena finito il militare – racconta Guido Santocchi -. Tornato a Foligno ho sentito di voler fare questa cosa, così sono andato donare”. Per lui l’incipit di un’esperienza al servizio degli altri, come quella iniziata solo due anni dopo come “portatore” di San Feliciano. Oggi di anni ne ha 73 e la sua ultima donazione risale al 2019. “Ne avrei dovuto fare un’altra il 20 marzo del 2020, ma poi con il Covid non è stato possibile e così mi sono fermato a 120 donazioni. L’ho fatto finché ho potuto, ora – aggiunge – è il turno dei più giovani”. Ai quali dice: “Donare il sangue è un’opera di bene verso gli altri, ma anche un modo per controllare il proprio stato di salute”. Domenica Guido riceverà la medaglia d’oro con diamante, riconoscimento che l’Avis dà a chi ha effettuato 120 donazioni o ha all’attivo 40 anni di associazionismo. “La prima medaglia l’ho ricevuta nel 1991: avevo fatto 53 donazioni”. Francesco Antonelli, invece, è un giovanissimo donatore, ispirato dal padre Marco, socio Avis da tanti anni. “L’ho sempre ammirato ed era una cosa che avrei voluto fare anche io, mi piaceva l’idea di poter donare il sangue – dice -. Poi, ho scoperto che non avrei potuto iniziare prima dei 18 anni”. Ma la voglia di Francesco è talmente forte che fa di tutto per poter effettuare le visite propedeutiche prima del compimento della maggiore età, così da poter iniziare a donare appena possibile. “Ho compiuto 18 anni il 29 aprile e l’8 maggio ho fatto la mia prima donazione”. Alla quale ne è seguita una seconda ad agosto ed una terza è già in programma per novembre. “È un bel gesto, che non costa nulla né a livello fisico né di tempo. Quindi, perché non farlo? Ai ragazzi – prosegue – bisogna farne capire l’importanza, quanto possa servire anche solo una sacca di sangue in più. Continuerò a donare finché potrò, non mi sono posto alcun limite”. Intanto il suo gesto qualche seme l’ha gettato. “Ho amici che si sono incuriositi all’idea di donare il sangue e qualcuno mi ha detto che appena compirà 18 anni lo farà: forse l’aver visto una persona della stessa età che lo ha fatto, gli ha fatto sentire vicina una cosa che prima pensavano fosse lontana da loro”… (Continua…)

Di MARIA TRIPEPI

TI INTERESSA QUESTO ARTICOLO?
Per leggerlo integralmente
ABBONATI ALL’EDIZIONE DIGITALE O CARTACEA
CLICCANDO QUI
OPPURE CERCA LA GAZZETTA DI FOLIGNO IN EDICOLA

0 shares

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Skip to content