ospedale

“Serve il Piano sanitario regionale”

Cristina Cenci di Cimo Fesmed si dice soddisfatta dei tre concorsi che porteranno due primari a Foligno e uno a Spoleto. Ma Ortopedia e Anestesia e Rianimazione oltre che il Pronto soccorso della città ducale attendono ancora una guida

Un nuovo direttore per la Struttura complessa Direzione medica di presidio ospedaliero di Foligno e un nuovo direttore per la Struttura complessa Direzione medica di presidio ospedaliero di Spoleto, insieme a un nuovo direttore della Struttura complessa di Pediatria di Foligno e Spoleto: l’annuncio da parte della Giunta regionale della copertura di questi tre posti apicali negli ospedali di Foligno e Spoleto, è accolto con sollievo dalla dottoressa Cristina Cenci, presidente regionale della federazione Cimo Fesmed, che alla Gazzetta commenta: “Sicuramente si tratta di figure direttive fondamentali, quindi plaudiamo al concorso che – auspichiamo – farà arrivare alla Usl Umbria 2 primari validissimi”.

Secondo Cenci c’era il bisogno “di ripartire con figure competenti per Foligno e Spoleto”, proprio restituendo titolarità, mediante concorso pubblico, alla direzione medica di presidio ospedaliero. “Questo denota l’attenzione che la Regione e la Direzione generale della Usl Umbria 2, hanno nel mettere a terra il piano di integrazione per il Terzo polo sanitario regionale”. “Immaginiamo – aggiunge Cenci – che venga costruita una squadra che aiuterà le direzioni mediche e sanitarie nella realizzazione di questo progetto ambizioso a servizio dei cittadini dell’area Foligno-Spoleto-Valnerina”.

La scelta di fare un concorso per un nuovo primario della Sc Pediatria Foligno-Spoleto, conferma quanto già stabilito prima dell’annuncio della riorganizzazione dei due ospedali come Terzo polo, essendo tale struttura complessa già declinata nell’atto aziendale. “Ripartire da qui è buono, si tratta di una scelta già deliberata, per la quale la Direzione generale sapeva già cosa fare. Oggi – chiede Cenci – siamo in attesa di sapere quali ulteriori scelte saranno adottate per i reparti di Ortopedia e Anestesia e rianimazione, oltre che per la direzione del Pronto soccorso di Spoleto: i primari saranno due (Foligno e Spoleto) o uno?”.

Se, infatti, nell’annuncio della progettazione del Terzo polo sanitario era stato definito il ruolo di Foligno come ospedale dell’emergenza-urgenza e di Spoleto come ospedale a elezione chirurgica e della gestione della stabilizzazione dei pazienti, manca ancora il Piano sanitario regionale che declini in maniera puntuale l’organigramma gestionale dei due nosocomi. “Noi operatori e sindacati non sappiamo bene come avverrà questa integrazione e quante strutture semplici e complesse nasceranno, perché il Piano sanitario regionale è solo preadottato. Non conosciamo la gerarchia delle strutture complesse sanitarie, né a cascata, delle strutture semplici. Il ruolo gestionale di medici e sanitari non è chiaramente declinato e ricordiamo che in tutta Umbria mancano la metà delle strutture complesse sanitarie (reparti ma anche distretti) che dovrebbero essere 176, eppure ne abbiamo ricoperte solamente 88, le altre rette da facenti funzione”… (Continua…)

Di FEDERICA MENGHINELLA

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