Sportello antiusura, in tre mesi seguiti dieci casi
In 90 giorni a Foligno stanziati fondi per circa 25mila euro al fine di fronteggiare sovraindebitamento e carovita. Il presidente della Fondazione, Fausto Cardella: “le difficoltà interessano una platea vastissima. In campo anche con l’educazione finanziaria nelle scuole
Era il 16 marzo scorso quando a Foligno fu attivato lo sportello distaccato della Fondazione Umbria contro l’Usura onlus, con sede nel palazzo del Tribunale in piazza San Francesco, attuale sede del giudice di pace. Un modo concreto per aiutare i cittadini con problemi di sovraindebitamento e a rischio usura, un presidio fortemente voluto dal presidente della Fondazione, Fausto Cardella. L’attivazione era stata resa possibile dalla sottoscrizione del protocollo d’intesa tra il Comune di Foligno, l’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili della provincia di Perugia e la Fondazione Umbria contro l’Usura avvenuta il 29 dicembre scorso.
IN TRE MESI AIUTO PER DIECI PERSONE
In tre mesi, come spiega alla Gazzetta di Foligno il dottor Cardella, lo sportello di Foligno ha accolto 10 casi per un finanziamento totale di circa 25mila euro. La metà di questi riguarda la legge 108, ovvero il contrasto e la prevenzione dell’usura attraverso l’assistenza psicologica e con la riduzione e ristrutturazione del debito. A tale scopo la consulenza dello sportello per il “Progetto sovraindebitamento” permette di analizzare le situazioni debitorie, accorparle (se si tratta di più debiti in essere) e ridurle a una cifra sostenibile da pagare attraverso un mutuo con un’unica rata, erogando inoltre, in favore dei soggetti sovraindebitati residenti in Umbria e in possesso dei requisiti stabiliti, un contributo a fondo perduto pari al 2% del montante debitorio accertato e comunque per un minimo di 1.000 euro e un massimo di 3.000. Non solo sovraindebitamento: la Fondazione, infatti, ha offerto aiuto alle restanti cinque persone che si sono recate allo sportello di Foligno per il cosiddetto “Progetto carovita”. Nato come replica del “Progetto caro bollette” in tempo di pandemia, è rivolto alle persone che non riescono più a fronteggiare gli aumenti delle spese correnti. Il progetto è finalizzato ad erogare un contributo per il pagamento di tutte quelle spese straordinarie, impreviste o anche correnti, che, per le più diverse ragioni, pesano sul bilancio familiare tanto da divenire non sostenibili, come ad esempio le spese sanitarie, i canoni di locazione, le rate dei mutui e le spese scolastiche. Per finanziare il progetto sono stati stanziati complessivamente 125mila euro in Umbria e per ciascuna domanda presentata potrà essere riconosciuto un contributo massimo complessivo di 2.500 euro. “Questo tipo di difficoltà interessa una platea vastissima – spiega Cardella – e lo abbiamo ampliato grazie alla Regione, che ci ha sostenuto con un contributo straordinario di 50mila euro, cui si sono aggiunti 70mila euro della Consulta delle Fondazioni della Cassa di Risparmio ma anche altre somme… (Continua…)
Di FEDERICA MENGHINELLA
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