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Quei tagli che fanno rabbia

Con una lettera inviata ai familiari di persone con disagio mentale, la Usl 2 ha chiesto una compartecipazione alle spese per le comunità riabilitative: per alcuni utenti sono cifre impossibili da sostenere. La lettera di Anna: “rendete vivibile la nostra vita”

Quanto costa la strada verso l’indipendenza? Dal 21 aprile 46,48 euro per gli ospiti delle Unità di convivenza e 38,03 euro per il Gruppo appartamento. Stiamo parlando di tutte quelle persone in carico ai Servizi di riabilitazione psichiatrica che rispondono alla Usl 2 dell’Umbria. Dopo la significativa riduzione del budget messo a disposizione per il funzionamento dei Csm, ora i familiari delle persone con disagio mentale segnalano un nuovo taglio. È quello che riguarda tutte quelle strutture che dovrebbero garantire ai loro cari un percorso di autonomia e indipendenza, capace di farli uscire dall’isolamento per guidarli verso una vera e propria “libertà”. È attraverso una nota che i familiari dell’associazione Liberi di Essere Odv denunciano quello che viene definito il “graduale, inarrestabile impoverimento dei servizi rivolti alla tutela della salute mentale”. Decisioni che, come sottolineato dalla presidente Rosa Bisogni, sono “calate brutalmente dall’alto, senza conoscere quanto nel tempo il territorio è riuscito a garantire e costruire in termini di opportunità e qualità dell’intervento riabilitativo”. I Centri di salute mentale non hanno più personale adeguato capace di garantire continuità e prontezza di intervento, ma ora sembrerebbe che i problemi diventeranno maggiori. Con una lettera inviata nelle scorse settimane ai familiari dei ragazzi con disagio mentale, il Distretto di Foligno della Usl 2 ha chiesto una compartecipazione alle spese per le Unità di convivenza e per il Gruppo appartamento. Si tratta di strutture nelle quali, pur seguiti da personale qualificato, le persone in cura “lavorano” per trovare una propria indipendenza e autonomia. Si tratta di un cammino graduale, che porta il percorso terapeutico-riabilitativo da livelli di maggiore intensità di cura ad altri sempre più bassi… (CONTINUA…)

Di FABIO LUCCIOLI

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