Villa Pasquini, una perla liberty restituita alla città
Passando per la centralissima via Benedetto Cairoli, si nota l’imponente gru posizionata nella corte della storica residenza Villa Pasquini. Proprio la villa ha di recente cambiato il suo aspetto, essendo da novembre avvolta da un’impalcatura montata per eseguire i lavori di ristrutturazione conservativa. A costruire nel 1925 la celebre dimora fu il senatore Benedetto Pasquini, un noto personaggio della città di Foligno, con un’intensa vita politica e un’importante attività imprenditoriale dedicata all’editoria e culminata con la realizzazione dell’“Almanacco Barbanera”. La villa ci rimanda ad un tempo in cui i borghesi folignati solevano dare dimostrazione dell’acquisita agiatezza facendosi costruire delle abitazioni con un caratteristico stile “liberty-eclettico”, riconoscibile dalle torrette o “altane” poste alla sommità e decorate con festoni di frutta e fiori rinascimentali.
Intervistiamo monsignor Giovanni Nizzi, vicario generale della Diocesi di Foligno, ente proprietario della prestigiosa dimora, per comprendere le motivazioni del progetto di recupero e riqualificazione.
Qual è stato finora l’utilizzo della villa da parte della Diocesi?
“Villa Pasquini è stata donata nel 1989 alla Diocesi dalla compianta Leopolda Pasquini, erede del senatore Pasquini. Inaugurata nel dicembre del 1992 dopo alcuni lavori di ristrutturazione, è stata utilizzata fino al 2018 come Casa del clero. Dopo la morte del vescovo Giovanni Benedetti e la diminuita presenza di clero al suo interno, la struttura, con il parere favorevole del Consiglio diocesano per gli affari economici, venne chiusa. Inoltre, per permetterne la fruizione ai sacerdoti ivi rimasti, era divenuto necessario effettuare interventi importanti di manutenzione straordinaria. In considerazione anche della conformazione dell’immobile su 4 livelli – cosa che la rende idonea ad un utilizzo di tipo residenziale, più che di assistenza alla persona – è stata presa la decisione di porla in vendita. La sua continuità istituzionale all’impegno di accoglienza del clero viene ad oggi garantita dalla Diocesi con la realizzazione del Centro ‘Fratelli Tutti’ in viale Ancona 141, inaugurato il 30 aprile scorso. Secondo quanto previsto dal vescovo Domenico Sorrentino, perfettamente in linea con il suo predecessore, con il ricavato della vendita della villa, la Diocesi conta di poter provvedere all’ultimazione di altri importanti cantieri che rivestono una rilevanza strategica per le attività pastorali: primo tra tutti quello della Cattedrale di San Feliciano”. Una domanda va posta anche alla squadra dei tecnici incaricati dalla Diocesi per questo importante compito. Ci risponde l’ingegner Marco Cairoli, a nome di tutto lo staff tecnico, costituito inoltre dagli ingegneri Massimo Meschini, Andrea Placidi e dall’architetto Andrea Tucci.
Quali sono in sintesi gli interventi richiesti per una adeguata riqualificazione di questa stupenda dimora, che incarna la storia della nostra bella Foligno del tempo che fu?
“Il vincolo della Sovrintendenza delle Belle Arti testimonia il pregio che la storia ha conferito all’immobile e tutela il mantenimento dei decori, della pavimentazione e degli infissi esterni e interni. È passato un secolo dalla realizzazione della villa: era alla moda quando è stata realizzata e sarà innovativa oggi nella ristrutturazione che, con il consolidamento sismico e l’efficientamento energetico, permetterà agli acquirenti di abitare un immobile storico in maniera funzionale e moderna con la possibilità, ovviamente, di personalizzare gli interni. I lavori sono affidati a delle imprese di elevata professionalità che riscuotono la piena fiducia della curia folignate: la società cooperativa Corinzi 13 e la ditta Gaspardi Francesco di Gaspardi Luca”…. (Continua…)
Di ROBERTO COVELLI
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