“Spero di raccontare la terra che amo”
Intervista alla spellana Carolina Boco, responsabile di produzione e regista con grandi attori, fra cui Maria Grazia Cucinotta. Lo scorso 27 ottobre è uscito al cinema il suo “Questa notte parlami dell’Africa”
Si chiama “Questa notte parlami dell’Africa” il film diretto dalla spellana Carolina Boco insieme a Luca La Vopa, uscito in tutti i cinema d’Italia lo scorso 27 ottobre. Una storia tratta dall’omonimo romanzo di Alessandra Soresina edito da Piemme. Nel cast Maria Grazia Cucinotta, Diane Fleri, Roberta Mastromichele e Marlon Joubert. Dagli studi in filosofia passando per il suo lavoro nel campo della comunicazione fino all’amore per il cinema: la regista Carolina Boco ha raccontato alla Gazzetta gli esordi e la sua vita nel mondo della produzione cinematografica.
Come è iniziata la tua carriera nel mon- do del cinema?
“Ho iniziato nel 2011, quando è nata la Draka Production (www.draka.it), la produzione di cui sono socia. Venivo dalla comunicazione e di questo mi sono occupata all’inizio: la comunicazione dei film in produzione e poi i lanci nel mercato della distribuzione. Da sempre appassionata di cinema, mi ha subito entusiasmato seguire il mondo del set. Ho osservato da vicino il lavoro dei registi e poi ho iniziato a collaborare con loro come delegato di produzione per la parte creativa e così è partito tutto”
In che modo ti ha aiutato avere una preparazione in ambito filosofico?
“Il mio background filosofico mi ha accompagnata in ogni fase della mia carriera lavorativa; l’approccio logico, metodico, sistematico fanno parte del mio modo di affrontare una sfida. Ogni momento singolo fa parte di un insieme più grande in una maniera che non è mai approssimativa o casuale ma sempre sistemica, direi matematica. Ogni passaggio è funzionale al successivo; ogni elemento della struttura concorre al buon funzionamento della struttura stessa, si tratti di organizzazione di persone, di idee, di azioni. Credo molto nel metodo, in ogni lavoro si faccia: è ciò che salva dall’approssimazione e dalla superficialità. Del resto il cinema è un esempio sommo di come la rigida organizzazione e differenziazione dei ruoli e delle funzioni, così come il sistema di regole, siano essenziali alla creatività e al buon funzionamento della macchina, puntando in più a fare arte”
Se dovessi riassumere i momenti salienti della tua carriera, quali elencheresti?
“Ho lavorato per anni nel mondo della comunicazione, formandomi soprattutto in Puglia con Corrado Azzollini, fondatore e presidente della Draka Production e della Draka Distribution, oggi anche presidente di Confartigianato Cinema e Audiovisivo Italia. Con Azzollini – che è anche il produttore del film ‘Questa notte parlami dell’Africa’ che ho diretto con Luca La Vopa – ho conosciuto a fondo il mondo del cinema: dalla produzione alla distribuzione. Attualmente, oltre alla regia, mi occupo della distribuzione: tutta la fase di vita di un film sul mercato, dalla sala alla tv, fino alle piattaforme digital, che negli ultimi anni hanno guadagnato enormi fette di mercato”
Hai diretto e lavorato con grandi personaggi del cinema italiano. Ce ne elenchi qualcuno? Quali aneddoti puoi raccontarci?
“Sono affezionata a tutti gli attori con cui ho lavorato: sono i volti che hanno dato vita alle mie storie e devo loro moltissimo. Posso parlare di Maria Grazia Cucinotta che ho avuto l’onore di avere in entrambi i miei film. È una donna appassionata e forte, una diva con un grande cuore… (CONTINUA…)
Di FEDERICA MENGHINELLA
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