“Offrire agli ammalati una dimensione spirituale di sollievo”
“La salute è certamente un valore importante, ma non determina il valore della persona”. Le parole di Papa Francesco ci introducono al senso più profondo del tema “Etica della relazione medico-paziente. Come comunicare la diagnosi” cui si è ispirato il convegno dei medici e opera- tori sanitari cattolici, organizzato dall’Ufficio pastorale diocesano della Salute ad opera del suo direttore, Piergiorgio Selvi, e del dottor Paolo Cappotto, chirurgo vascolare. L’evento, che si è svolto nel pomeriggio di martedì 18 ottobre, festa di San Luca patrono dei medici, nel salone adiacente alla chiesa di San Paolo, nella quale è stata concelebrata la Messa presieduta dal nostro vescovo, monsignor Domenico Sorrentino, ha consentito l’incontro tra medici ed operatori sanitari in servizio e colleghi in quiescenza, animati da valori condivisi. San Luca – evangelista e, secondo la tradizione, anche medico del suo tempo – è stato la figura di riferimento dell’omelia tenuta dal vescovo, apostolo missionario del messaggio della salvezza data da Cristo, nella misericordia, nella tenerezza: “Anima e corpo, le due facce della stessa medaglia, intrecciate intimamente; Cristo, il nostro medico, si interessa della salvezza del corpo e dello spirito”. Da qui, l’amichevole esortazione rivolta dal vescovo a noi, medici e infermieri, ad accostarci all’ammalato sia con competenza scientifica sia con amicizia, umanità, sentimenti simili a quelli dallo stesso vescovo sperimentati durante la sua recente malattia; il suo invito, alle due Diocesi affidategli, ad offrire agli ammalati una dimensione spirituale “di sollievo e consolazione” e a tutti una risposta ecclesiale, sperando di poter “navigare con una piccola nostra squadra organizzata, per chi aspetta una risposta di fede nella sua malattia” in una società improntata ad una visione laica della vita. La pandemia da Covid-19, col suo carico di morte e sofferenze, ha amplificato, per le caratteristiche connaturate al contagio interumano, la galassia delle nostre paure, reali e immaginarie, allontanandoci ancor più dai fratelli malati, rafforzando talvolta l’alibi del disimpegno: nel rispetto delle norme finalizzate ad evitare contagi, è necessario recuperare ora il senso di “condivisione che genera fratellanza” (Papa Francesco)… (CONTINUA…)
DI GIUSEPPE LIO
TI INTERESSA QUESTO ARTICOLO?
Per leggerlo integralmente
ABBONATI ALL’EDIZIONE DIGITALE O CARTACEA
CLICCANDO QUI
OPPURE CERCA LA GAZZETTA DI FOLIGNO IN EDICOLA