Monsignor Frezza a Foligno: “Tornare qui è un bene anche spirituale”
Monsignor Fortunato Frezza è tornato a Foligno. L’occasione è stata data dall’evento “Incontro su Dante”, promosso dalla Biblioteca “Jacobilli” e dall’Accademia Fulginia e dedicato alla figura dell’insigne umanista folignate Giovanni Ambrosi e alla sua preziosa opera letteraria del 1965 dal titolo “Dantis iter in Deum/Con Dante dalla Selva all’Empireo”. Per monsignor Fortunato Frezza – biblista, latinista e accademico della Fulginia – è stata la prima visita in città dopo che, lo scorso 29 maggio, Papa Francesco lo ha nominato cardinale. In ordine temporale, però, l’ultima di una lunga serie che, negli anni, lo hanno visto ospite a Foligno, sia nell’ambito di incontri dedicati a Santa Angela che in occasione dell’edizione 2017 di Festa di scienza e filosofia. Un rapporto di lunga data dunque, quello di monsignor Frezza con la città di Foligno, che affonda le proprie radici nella forte amicizia con don Mario Sensi e che abbiamo ripercorso, insieme ad altri aspetti, in questa intervista per la Gazzetta.
Sensi. Ci siamo collegati sui temi che lui studiava, temi di storia locale, di teologia medievale, di agiografia e iconografia sacra medievale. E da quel tempo non ho più abbandonato Foligno, Spello e tutto il comprensorio del Subasio e della Valle Spoletana che, appunto, mi resta caro rivedere. Ritornarci per me è sempre un vantaggio e un bene anche spirituale. Il rapporto è partito da qualcosa di esterno. Precedentemente all’incontro con don Mario, avevo conosciuto l’azienda Rapanelli, perché in famiglia abbiamo un frantoio. Quello è stato il primo contatto pratico, che risale al 1977, poi nel 2008 si è ravvivato con l’incontro con don Mario e da allora si è costantemente rafforzato”
DI MARIA TRIPEPI
TI INTERESSA QUESTO ARTICOLO?
Per leggerlo integralmente
ABBONATI ALL’EDIZIONE DIGITALE O CARTACEA
CLICCANDO QUI
OPPURE CERCA LA GAZZETTA DI FOLIGNO IN EDICOLA