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Topino morente, la denuncia di Impegno civile

Dalle pagine dell’esposto emerge la richiesta di indagare su presunti danni ambientali ed erariali fino a valutare la revoca della concessione all’acquedotto perugino. Nel mirino atti e provvedimenti adottati da Conap spa, Regione Umbria, Ati 3 Umbria e comune di Nocera Umbra. Legambiente foligno annuncia una raccolta firme in difesa del fiume.

In cinque pagine una storia di sfruttamento delle risorse idriche del territorio, in particolare delle acque del Topino, lunga quasi 70 anni: è del 22 giugno scorso l’esposto firmato Impegno Civile e indirizzato alle Procure di Spoleto e Perugia, al ministero dell’Ambiente, alla Corte dei Conti e al Noe dei carabinieri.

Stefania Filipponi e Stefano Stefanucci hanno scelto un momento di grande criticità sul fronte idrico per denunciare un problema tanto urgente quanto antico, che riguarda la lenta agonia del fiume e la captazione dalle sorgenti di San Giovenale e Bagnara allo scopo di alimentare l’acquedotto principale del Comune di Perugia e altri secondari.

Su queste colonne già erano stati ampiamente ripercorsi i fatti che la Gazzetta di Foligno del direttore don Germano Mancini espose fin dal 1955: la concessione di attingimento sarebbe dovuta essere nei limiti di 210 litri al secondo e subordinata all’obbligo di reintegro di tale prelievo con acque “erogate da un serbatoio artificiale da costruirsi a cura del Comune di Perugia”. Due condizioni, come ripercorre l’esposto, mai verificatesi.

Nel richiamare le gravi omissioni in tema di controlli da parte della politica, ma anche la condanna del 1997 per “furto d’acqua” a carico del presidente degli acquedotti perugini e le vicissitudini della diga di Acciano, declassata da grande diga a bacino con finalità turistiche e mai effettivamente utilizzata per reintegrare le acque del Topino, l’esposto tocca temi dolorosamente attuali e rende l’idea di come la politica umbra non sia mai voluta intervenire. 

L’unica soluzione? “La magistratura”. Lo disse l’ex direttore della Gazzetta di Foligno don Germano Mancini. Parole con le quali poco tempo prima di morire, la scorsa estate, introduceva il libro del giornalista nocerino Massimo Bontempi “Il viaggio dell’acqua. Storia di potere, ingiustizie e paradossi tra passato, presente e futuro”, che riassume questi 70 anni con documenti e prove inconfutabili…

Di FEDERICA MENGHINELLA

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