Foligno non ti chiudere al soffio dello Spirito Santo
“Foligno apriti all’azione dello Spirito”. Esortazione del Vescovo nella Liturgia della Parola in preparazione alla Pentecoste.
“Foligno non ti chiudere al soffio dello Spirito Santo? Foligno dove sei di fronte alla spinta della Pentecoste?”. La Pentecoste infatti genesi della impresa cristiana è anche il modello, il paradigma e l’archetipo di ogni ripresa della vita ecclesiale. Cogliere i tratti essenziali del dono dello Spirito Santo alla Chiesa riunita e rinchiusa nel cenacolo è ciò che il vescovo Domenico ha annunciato e raccomandato alla Diocesi di Foligno, invitata alla liturgia della Parola di venerdi 3 giugno nel tempio della Madonna del Pianto. Maria, obbediente alle indicazioni dell’ascensione, custodisce gli apostoli affranti dalla tristezza e compatta i discepoli disorientati dalla paura. Il primo elemento fondamentale della Pentecoste è proprio l’unità e la comunione riaccesa e infiammata dal dono del Risorto.
Altro punto evidente è la spinta che il Soffio di Dio ha dato alla evangelizzazione e alla missione. Il Vescovo ha esortato ad aprire, anzi spalancare, le vele del vascello diocesano perché ci disincagliamo dalle secche della pandemia che hanno generato scoraggiamento, vittimismo e depressione, e salpiamo con entusiasmo sulle rotte indicate anche dall’esperienza sinodale e dalla recente assemblea ecclesiale regionale: prendere il largo della evangelizzazione e puntare in alto, ovvero alla profondità della proposta. Occorre aprirsi alla speranza e alla novità del Vangelo, spalancare porte e scoperchiare esempi e testimonianze significative e incisive come fu per Giovanni di Bernardone che si spogliò delle ricche vesti paterne per indossare la vocazione di Francesco di Assisi. Come è stato per il giovane Carlo Acutis che ora attrae migliaia di pellegrini tra vicoli e siti Francescani fino a poco tempo fa totalmente emarginati e disattesi…
di GIOVANNI ZAMPA
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