Un nuovo slancio per la Chiesa di Foligno
Inaugurato il centro “Fratelli tutti”, complesso all’avanguardia sul fronte dell’accoglienza e della formazione, da quella teologica a quella pastorale con uno sguardo importante all’economia della fraternità. Il Vescovo Domenico Sorrentino: “progetto esigente ma entusiasmante”
“L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore”. È con le parole della Vergine Maria che monsignor Domenico Sorrentino, vescovo di Foligno e di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino ha salutato l’apertura del Centro “Fratelli Tutti”. In una splendida giornata di sole, a illuminare la nuovissima struttura di viale Ancona è stato il seme della fraternità seminato a Foligno. La fraternità di un complesso all’avanguardia sotto il profilo dell’accoglienza e della formazione. Da quella teologica a quella pastorale, passando per il prezioso ruolo che rivestirà sotto il profilo dell’economia della fraternità tanto cara a papa Francesco e al vescovo Domenico. Il Centro, che prende il nome dell’enciclica del Pontefice, sorge accanto all’ex chiesa del Sacro Cuore e ha visto la sua ultimazione dopo un percorso durato anni e che proprio negli ultimi mesi, con la “spinta” data dal nuovo presule folignate, ha assunto un volto concreto e un’identità ben specifica. “Vengo a raccogliere dove altri hanno seminato – ha ricordato sabato mattina Sorrentino, durante l’inaugurazione di ‘Fratelli Tutti’ -. Sono grato ai miei predecessori e ricordo in particolare monsignor Gualtiero Sigismondi per aver con tenacia, pur nelle difficoltà, perseguito l’obiettivo di questa realizzazione”. Per il vescovo di Foligno si tratta di un “frutto maturo di Chiesa” e di un “trampolino di lancio del suo ulteriore cammino, in un tempo in cui tutto chiama a un nuovo slancio di evangelizzazione, di rinnovamento ecclesiale e di testimonianza all’insegna della sinodalità”. Il Centro di viale Ancona sarà gestito dall’Arca del Mediterraneo, braccio operativo della Caritas diocesana, sotto la direzione di Elisabetta Tricarico e di un consiglio, così come definito dallo statuto contenuto all’interno dell’opuscolo realizzato da monsignor Sorrentino.
“UN LUOGO PER DIRE L’AMORE”
E lo stesso vescovo, prima del taglio del nastro, ha voluto spiegare ai numerosi presenti il vero significato di un “luogo per dire l’Amore”, in “ultima analisi – ha specificato – per dire Dio che è amore. E come poteva nascere con altre finalità un luogo che storicamente affonda le radici nella devozione al Sacro Cuore. Nell’idea di ‘Fratelli Tutti’ batte il cuore di Cristo”. E, richiamando un passo dell’enciclica di papa Francesco letta all’inizio della cerimonia, il presule ha rimarcato come essa sia “una fotografia di questo nostro tempo che ci sta facendo vivere esperienze forti, prima di una pandemia che ci avrebbe almeno dovuto insegnare che siamo tutti nella stessa barca di misericordia e speranza. Ora c’è una guerra sciagurata che, accanto ad altre dimenticate, viene a ricordarci a quale abisso può arrivare l’acciecamento dei cuori”. Il vescovo Sorrentino ha ricordato poi che il Centro sarà affidato alla Caritas diocesana, anche se “la carità non si riduce a qualche azione, bensì è l’anima stessa della chiesa e deve esserlo dell’esistenza umana. Amo sognare – ha detto in conclusione – che questa intuizione che mette insieme la pratica della carità e il suo approfondimento nella teologia, nella pastorale e nella testimonianza sociale, possa essere feconda e rappresentare un nuovo slancio per la nostra Chiesa di Foligno, in sinergia con quella sorella di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino. È un progetto esigente ma entusiasmante, il segreto sarà l’ardore della nostra preghiera che dovrà alimentare dall’interno la passione della nostra carità. Ho fiducia che la Chiesa di Foligno risponderà alla grande”. Ad aprire la mattinata di festa la lettura del Cantico delle creature.
di FABIO LUCCIOLI
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