Siccità e sorgenti in sofferenza
Precipitazioni dimezzate tra 2020 e 2021; inizio 2022 “all’asciutto”: il Folignate è nella morsa dell’aridità e le fonti della Valle umbra sud, che danno da bere all’intera regione, soffrono la mancanza di acqua. Il quadro della situazione dai dati di Arpa Umbria e del Servizio idrografico regionale
Sarà la primavera a salvarci dalla siccità? Dopo l’allarme del Consorzio di Bonificazione Umbra e di Coldiretti circa la carenza di piogge, le speranze volgono verso la bella stagione ma i numeri, per ora, non fanno ben sperare. Nel 2020 infatti il Servizio idrografico regionale dell’Umbria attraverso i monitoraggi con il pluviometro di Foligno certificava il valore delle precipitazioni totali annue in 1.218 mm, con il valore massimo giornaliero di 35,6 mm registrati a febbraio; nel 2021 il dato si è dimezzato, stabilendosi su un totale di 602,6 mm annui di pioggia, con un valore massimo giornaliero di 34,2 mm (piovuti a luglio). A gennaio 2022, a Foligno sono caduti complessivamente 24,80 mm di pioggia, rispetto a una media mensile sto- rica di 56,48 mm.
Piogge dall’andamento sempre più irregolare dunque e che mancano da troppo tempo, anche se tutto potrebbe migliorare con l’arrivo della primavera, come spiega Mirko Nucci, responsabile del Servizio rete acqua di Arpa Umbria.
“Gennaio in media è tendenzialmente siccitoso rispetto agli altri mesi invernali: il problema – spiega il dottor Nucci – è che anche a febbraio abbiamo avuto piogge modeste, prossime allo zero. Però i mesi importanti, soprattutto per le acque superficiali, sono quelli primaverili. L’incertezza che abbiamo adesso ci tiene in guardia: cominciamo a entrare in una situazione di deficit ma occorre vedere cosa accadrà tra marzo e maggio”.
Per capire quale sia lo stato di salute delle sorgenti, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale dell’Umbria offre interessanti strumenti di analisi come i dati dei monitoraggi quantitativi in continuo, disponibili per acque superficiali e sotterranee. In particolare la situazione della portata delle sorgenti emerge in tutta la sua criticità, come dimostrano gli indicatori di allarme che si basano su dati rilevati e aggiornati settimanalmente, incrociati con uno storico ventennale. Critico lo stato attuale della sorgente Alzabove di Rasiglia e anche di Capodacqua di Nocera Umbra; cattive previsioni per Bagnara e per la sorgente Vene del Tempio del Clitunno…
Di FEDERICA MENGHINELLA
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