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Al fianco dei più fragili

Dall’aiuto dato attraverso l’Emporio della solidarietà, la mensa e l’accoglienza al sostegno psicologico, la Caritas folignate alza il velo su “vecchie” e “nuove” povertà. Masciotti: “solidarietà e lavoro le parole chiave. La visita del Papa ad Assisi? ci riempie di gioia” 

“Quello che stiamo riscontrando è sempre di più la difficoltà delle famiglie ad arrivare a fine mese”. A parlare è il direttore della Caritas diocesana di Foligno, Mauro Masciotti, che attraverso il Centro della Carità di San Giacomo offre quotidianamente supporto, attraverso le Opere segno, ai cittadini che versano in condizioni di disagio. “C’è difficoltà nel far fronte ai bisogni primari – racconta -, a pagare le utenze, l’affitto, il mutuo. Spesso – prosegue il direttore dell’Ufficio pastorale della Diocesi – chi ha difficoltà a far quadrare i conti, taglia su necessità che possono sembrare secondarie ma che in realtà non lo sono, come le spese per le cure dentistiche o per la vista”. Ma la povertà descritta da Mauro Masciotti non è solo economica. Come anticipato anche dall’assessore Agostino Cetorelli, “c’è – per dirla con le parole del direttore della Caritas folignate – una povertà latente, che è quella della solitudine, che – sottolinea – va a toccare soprattutto i più fragili, a cominciare dalle persone anziane. Un altro aspetto da non sottovalutare – prosegue – è quello psicologico: la precaria situazione economica unita alla pandemia ha determinato tante fragilità, al punto che abbiamo deciso di rafforzare la vicinanza ai bisognosi anche mettendo a loro disposizione dei professionisti. Nel percorso approntato con gli operatori del Centro d’ascolto abbiamo così previsto anche un aiuto psicologico laddove necessario. Abbiamo voluto prendere per mano le famiglie anche da questo punto di vista, così da alleviare il disagio vissuto dai cittadini ma anche per cercare di combattere gli episodi di violenza che possono scaturire all’interno del nucleo familiare o ancora l’eventuale abuso di alcol e droghe con tutto ciò che ne consegue. Le persone più fragili in questi ambiti, sono le più abbandonate. Penso ancora una volta agli anziani, ma anche ai giovani”. E seppur una leggera ripresa economica si stia facendo largo tra le tante avversità che hanno scandito questi ultimi anni, rialzarsi non è così semplice per tutti. “C’è chi ci è già riuscito – dichiara Mauro Masciotti -, ma c’è anche chi è fermo, in attesa che arrivi un input dalla comunità, che gli vengano dati gli strumenti per ricominciare”. Ecco perché, come ribadito ancora una volta dal direttore dell’Ufficio pastorale, è fondamentale la solidarietà, quella “cultura del campanello”, tante volte richiamata da monsignor Gualtiero Sigismondi, oggi alla guida della Diocesi di Todi-Orvieto, e che la Caritas folignate ha fatto propria nella sua missione quotidiana, ma anche promuovendola all’interno della comunità… (…)

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