Diario di bordo da Taranto
Oltre al responsabile dell’ufficio per i problemi sociali e il lavoro, don Luigi Filippucci, la delegazione della diocesi di Foligno che ha partecipato alla settimana sociale era composta anche dalla giovane Alice Paoletti, che racconta alla Gazzetta la sua esperienza
Dal 21 al 24 ottobre si è svolta a Taranto la 49esima Settimana sociale dei cattolici italiani sul tema ‘’Il Pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro’’. Questa è stata la mia prima partecipazione all’evento, che ha luogo ogni due anni, e sono stata chiamata a rappresentare i giovani della Diocesi di Foligno come delegata. Le quattro giornate si sono alternate con una serie di incontri svolti al PalaMazzola di Taranto, dove i numerosi relatori con le loro testimonianze hanno sollecitato e promesso di fare di più per rendere migliore il mondo intorno a noi a livello ambientale, lavorativo, economico e sociale. Le condizioni di salute dei cittadini tarantini sono state il primo tema affrontato. Condizioni, come tutti sappiamo, aggravate dalla presenza dall’acciaieria ArcelorMittal, un lavoro che “uccide” e che limita le circostanze di vita della città, problematiche esposte dalla presidente della Commissione ambiente dell’Ordine dei medici di Taranto. C’è stato poi l’intervento del parroco di Caivano, don Maurizio Patriciello, il quale ha reso evidente più che mai come un ambiente malato, la terra dei fuochi, logori la salute dei cittadini riducendo le possibilità di sviluppo di lavoro onesto, privando le nuove generazioni di un futuro. Inoltre, è intervenuto il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile Enrico Giovannini, il quale ha affrontato la questione del principio di giustizia tra le gene- razioni, sostenendo come il tema della sostenibilità non riguardi solo l’ambiente, ma anche aspetti di vita sociale ed economica. Il ministro ha sottolineato che tra pochi mesi il Paese deciderà se mutare la Costituzione, inserendovi proprio il principio della giustizia tra le generazioni, che non è stato ancora realizzato. La Camera e il Senato hanno già dato l’ok in prima lettura. Quest’ultimo andrà a riguardare l’articolo 9 e l’articolo 41 della nostra Costituzione, una modifica che se fosse stata presa in considerazione prima, oggi avrebbe reso molte decisioni incostituzionali. Questo evidenzia come lo sviluppo economico non possa ripercuoter- si né sulla salute dei cittadini né tanto meno su quella dell’ambiente che ci circonda. Il ministro Giovannini ha evidenziato che serve la collaborazione di tutti per far sì che la transizione ecologica possa avvenire… (…)
di ALICE PAOLETTI
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