Con i giovani per una nuova transizione ecologica
Intervista ad Alice Paoletti, delegata della diocesi di Foligno, in vista della settimana dei cattolici italiani che si terrà a Taranto dal 21 al 24 ottobre
In vista della prossima Settimana dei Cattolici Italiani che si svolgerà a Taranto dal 21 al 24 ottobre sul tema “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro, tutto è connesso” conosciamo e intervistiamo Alice Paoletti delegata della Diocesi di Foligno.
Alice quanti anni hai? Racconta la tua formazione…
“Ho 23 anni e ho conseguito la laurea triennale all’Università degli Studi di Perugia in ‘Scienze Politiche – Relazioni internazionali’ con una tesi dal titolo ‘La leadership populista’. Attualmente sto frequentando il corso di laurea magistrale in ‘Scienze Politiche – Relazioni internazionali e istituzioni sovranazionali’ all’Università la Sapienza di Roma” Dal 28 al 2 ottobre si è svolta a Milano la PreCop26 dal titolo “Youth4Climate” dove giovani attivisti si sono incontrati per riflettere sui cambiamenti climatici.
Secondo te quali dovrebbero essere le risposte concrete per queste grandi sfide?
“La risposta più concreta a queste grandi sfide è sicuramente assumere una profonda consapevolezza del problema climatico, da parte non solo della popolazione ma anche di capi di Stato, primi ministri e magnati delle industrie. Solo così si può attivare un processo di collaborazione tra popolazione, politica e ambiente. Le parole e le promesse non bastano più, ciò che serve è l’attuazione di politiche ambientaliste, volte alla salvaguardia del pianeta. Questa è l’unica strada da percorrere, all’interno della quale però va accolta anche l’integrazione e collaborazione del cittadino stesso, che deve adattarsi ad un nuovo stile di vita. Uno stile di vita volto al riciclo, che limiti gli sprechi e abbandoni la politica ‘usa e getta’. È un piccolo cambiamento per noi stessi, ma grande nei confronti del pianeta se svolto insieme. Per questo la concezione del quotidiano e quella che abbiamo degli oggetti e del loro uso va cambiata”
Secondo te quanta consapevolezza c’è tra i giovani sui temi come sviluppo sostenibile, transizione ecologica, nuovi stili di vita, salute e sicurezza nel lavoro?
“La PreCop26 ha reso ancor più evidente quanto il tema del cambiamento climatico sia importante per noi giovani. Il cambiamento difronte a questo problema è inevitabile. Questo è ciò che migliaia di ragazzi stanno cercando di dire nelle piazze di tutto il mondo. Non si può tornare indietro, non c’è più tempo. I giovani ormai da diversi anni si stanno rivolgendo al mondo intero, invitandolo a prendere parte a questo cambiamento, a fare il cambiamento e non a subirlo. I giovani sono il punto da cui tutto è partito, dove la consapevolezza del problema è sorta prima”…
di ANACLETO ANTONINI
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