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Lotta allo spaccio e ai reati predatori: le priorità del nuovo vice questore di Foligno

Intervista ad Adriano Felici a capo del commissariato locale dal primo agosto scorso. “In città molto fermento sociale e culturale, ma nessun fenomeno allarmante” 

“Una città tranquilla, ma con un dinamismo socioeconomico ed un fermento sociale e culturale superiori alla media. Non vedo fenomeni allarmanti rispetto ad altre realtà simili, ma sicuramente ci sono situazioni che vanno monitorate”. È l’identikit di Foligno tracciato dal vice questore Adriano Felici, fresco di nomina alla guida del commissariato di via Garibaldi a seguito dell’addio del suo predecessore, Bruno Antonini, andato in pensione dopo 30 anni di servizio, 24 dei quali trascorsi proprio a dirigere l’ufficio folignate della Polizia di Stato.

Il passaggio di consegne tra i due dirigenti è avvenuto il primo agosto scorso, quando Adriano Felici ha assunto l’incarico a tutti gli effetti. “Sono arrivato a Foligno il 5 luglio – racconta – ma per le prime tre settimane ho lavorato al fianco del vice questore Antonini”. Poi, come detto, il cambio ai vertici del locale commissariato. Classe 1984, il dottor Felici a Foligno ha assunto il suo quarto incarico da quando nel 2011 è entrato in Polizia vincendo il concorso per commissario. Prima l’esperienza alla Questura di Milano, poi in quella di Perugia. Dove, negli ultimi tre anni e mezzo, è stato dirigente della squadra mobile, sezione criminalità organizzata. Il suo nome compare, tra gli altri, nella nota “Operazione Infectio”, condotta in collaborazione con la Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro del procuratore capo Nicola Gratteri, che aveva permesso di smantellare alcune ramificazioni della ‘ndrangheta in Umbria.Un’esperienza che Adriano Felici ricorda come “qualificante” e che si va a sommare a quanto fatto in questi anni di lavoro al servizio del Paese.

Ma se i precedenti incarichi – tanto quello milanese, quanto quelli perugini – erano stati molto settoriali, ora che si trova alla guida del Commissariato di Foligno il suo mandato è, per dirla con le sue parole, “a tutto tondo”. E seppur sia trascorso ancora solo un mese o poco più dal suo insediamento, il quadro che delinea di Foligno, delle sue peculiarità e delle sue criticità è molto netto. “In queste prime settimane mi sono confrontato con una città molto ‘vivace’, sia da un punto di vista sociale che economico – spiega – e con un bacino d’utenza molto importante. Sul fronte amministrativo – prosegue – i nostri uffici coprono un territorio molto più vasto di quello del comune di Foligno, toccando realtà come Spello, Montefalco, Giano dell’Umbria e Trevi, solo per citarne alcune…

di MARIA TRIPEPI

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