Storie di pellegrini, storie di vita
Suor Alessia Coroniti al Piccolo san Damiano di Spello si occupa dell’accoglienza dei pellegrini sulla Via di Francesco. Alla Gazzetta di Foligno racconta storie di vita e accoglienza
È il 1859 quando la beata suor Caterina Troiani fonda al Cairo l’ordine delle Suore Francescane Missionarie del Cuore Immacolato di Maria. Dall’Egitto a Spello: l’Ordine all’inizio del secolo scorso stabilisce qui una delle sue sedi, nella casa di villeggiatura Urbani a Villa Fidelia, dove nel Seicento si produceva vino e olio.
Oggi le francescane del Piccolo San Damiano sono venti; dieci di loro, molto anziane e non autosufficienti, vengono amorevolmente curate sotto il coordinamento della Madre Superiora suor Annamaria Mistri.
Occhi color del cielo e una gioia contagiosa, suor Annamaria mi presenta con orgoglio le anziane sorelle, a riposo dopo vite spese in missioni in Brasile, Egitto, Siria e molte altre zone del mondo. Riunite per i vespri nella sala comune, mi accolgono con volti gioiosi nei loro abiti candidi: la serenità è di casa.
In questi giorni il convento è tornato ad essere meta di pellegrini sulla via di Francesco. Di loro si occupa suor Alessia Coroniti, la più giovane della comunità, che aiuta suor Annamaria nelle incombenze quotidiane e nella cura delle sorelle. L’amore di suor Alessia per la propria missione è evi- dente e ce ne racconta il senso profondo.
Suor Alessia, cosa significa per voi accogliere i pellegrini?
“Ogni storia è diversa. La bellezza dell’accogliere il pellegrino sta nel fatto che quando sceglie questo luogo sente il bisogno di un incontro. Noi diciamo sempre che non siamo la ‘trattoria del pellegrino’, perché è importante è che chiunque bussi alla nostra porta possa sentirsi a casa”…
Di FEDERICA MENGHINELLA
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