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Un’opportunità di riscatto per le mamme di Mathare

Mathare è una delle baraccopoli più vaste del Kenya. Era il 2006 quando Valter Baldaccini visitò questo luogo alla periferia di Nairobi e ne rimase talmente colpito che avviò subito un progetto di sostegno a distanza che, ancora oggi, permette a 40 tra bambini e ragazzi di frequentare la scuola e avere la concreta possibilità di costruirsi un futuro migliore. Lì, conobbe le suore di Mathare, un gruppo di donne che con grande amore e pazienza ogni giorno si occupano di minori che vivono per strada, famiglie in condizioni di estrema povertà, persone con disagio psichico e dipendenze. Ogni giorno, ancora oggi, sono al servizio degli altri, con la consapevolezza di non poter risolvere i problemi, ma con l’entusiasmo di vedere germogliare tanti piccoli semi di aiuto concreto per queste persone. Ed è sempre lì, che la Fondazione che porta il nome di Valter Baldaccini ha deciso di dar vita ad un nuovo progetto socio-educativo dal titolo “Un lavoro per le giovani mamme di Mathare”, pensato per dare loro un’opportunità di riscatto. La colonna portante della società africana, infatti, è proprio la donna, sulla quale ricadono le responsabilità maggiori e i principali problemi. E uno degli aspetti più drammatici della condizione femminile africana è la negazione del diritto di decidere liberamente della propria vita. Numerose sono le gravidanze di bambine e adolescenti e le nascite che ne conseguono hanno l’effetto di perpetuare il ciclo della povertà, riducendo ulteriormente la possibilità di sviluppo individuale, sociale ed economico…

di PAOLA POMPEI

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