Foligno e Pistoia unite nel segno dell’accoglienza
C’è un filo, sottile ma forte, che unisce Foligno e Pistoia. È il filo, sottile ma forte, della solidarietà. Quello che ha fatto incontrare, in maniera del tutto inaspettata, la Caritas diocesana diretta da Mauro Masciotti con la comunità di Vicofaro, che vede in don Massimo Biancalani il suo punto di riferimento. A tenere tra le mani quel filo è, a sua insaputa, Madou. Ha poco più di 30 anni e viene dal Gambia e solo pochi giorni fa ha trovato negli operatori della Caritas folignate degli angeli custodi che lo hanno portato in salvo. Sì, perché nell’ultimo mese Madou era stato notato da molte persone in città. C’era chi lo aveva visto dormire su delle panchine nella zona dell’Agorà, e chi lo aveva avvistato davanti all’ospedale. Poi, un giorno, è arrivata una chiamata in Caritas. “Siamo stati contattati dal Servizi sociali del Comune per aiutare un ragazzo che, ci avevano spiegato, vagava per Foligno” racconta Giacomina Tartaglia responsabile dell’Ufficio immigrazione della Caritas. “Siamo intervenuti, affiancati da un mediatore culturale, e ci siamo trovati davanti un giovane, vestito di stracci, che appariva in stato confusionale e che non riusciva a spiegarsi. Così abbiamo chiesto un consulto al Centro di salute mentale. Ci è stato detto che non presentava alcun problema, che si trattava di un clochard e che non si poteva far nulla. Ma noi, di lasciarlo in quello stato non ce la siamo sentita”. E così, dopo averne parlato con il direttore Mauro Masciotti, gli operatori della Caritas si sono nuovamente messi sulle tracce del giovane che, nel frattempo, aveva ripreso la sua strada…
di MARIA TRIPEPI
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