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Delocalizzazione delle scuole, per Spello “un’occasione da non perdere”

È il 2016 quando, dopo il terremoto, un nutrito gruppo di genitori di Spello si costituisce in un comitato per chiedere al sindaco Moreno Landrini la massima attenzione sulle condizioni di sicurezza degli edifici scolastici cittadini, arrivando a raccogliere centinaia di firme. Il tema della delocalizzazione delle scuole dal centro storico, ciclico dopo ogni terremoto e ciclicamente abbandonato, risale a molti anni prima, quando a rivestire il ruolo di primo cittadino era stato Corrado Rossignoli. Emergeva allora per la prima volta la proposta di un nuovo polo fuori le mura; ma i disegni non usciranno mai dal cassetto delle amministrazioni comunali che si sono avvicendate fino a oggi. Che il tema fosse sentito lo hanno dimostrato le numerose azioni civiche intraprese dopo il sisma del 2016, che chiedevano di considerare questioni cruciali per la sicurezza dei bambini del polo scolastico “G. Ferraris”, come quelle delle vie di fuga e dell’inagibilità indotta. Un tema tornato d’attualità nel corso delle ultime elezioni del 2019, entrando praticamente in tutti i programmi elettorali. A rinnovare il dibattito politico sull’argomento ci ha pensato il gruppo consiliare di opposizione “Spello in Movimento”con un incontro online intitolato “La scuola del futuro, spazi, progetti e idee”. Un webinar che è partito da una serie di domande: “Dobbiamo ripensare un nuovo modello scolastico? Come sarà allora la scuola del terzo millennio? Quali opportunità abbiamo in questo momento?”…

di FEDERICA MENGHINELLA

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